Senza entrare nel merito di una guerra, senza ascoltare le ragioni di una o dell'altra parte, ma solo ascoltando il grido di aiuto delle famiglie, dei bambini vittime di questa guerra. Una cosa è certa i civili in fuga dall'Ucraina hanno bisogno di aiuto, sono per lo più donne e bambini perché gli uomini rimangono a difendere la loro terra.
Questo dovrebbe anche illuminarci sul fatto che i tanti pseudoimmigrati maschi, in buona salute, con telefonino sbarcati in Italia non hanno ritenuto di rimanere a difendere terra, donne e figli dalle guerre da cui dicono di provenire. Ma siccome per questi ultimi vi è stato uno spiegamento di forze ed opinioni a favore, nonché di risorse rilevanti ecco che forse parte di quelle risorse le potremmo oggi impegnare per una emergenza attuale e reale.
I comuni di Peschiera Borromeo e Mediglia aderirono a suo tempo al progetto SPRAR cioè quel sistema di aiuto e protezione per i richiedenti asilo.
Peschiera presentò un progetto di accoglienza mettendo a disposizione dei locali nonché l'erogazione di servizi comprensivi di vitto e alloggio, percorsi di inclusione sociale, accesso ai servizi. Il Comune di Mediglia, quale ente titolare del progetto, manifestò nel 2020 l'intenzione di ospitare 15 uomini garantendo, anche in questo caso, accoglienza, tutela e integrazione. Sarebbe utile ora, vista l'emergenza del popolo ucraino, capire se le strutture indicate per lo SPRAR fossero ancora disponibili e se fosse possibile che i due comuni esprimessero la volontà di ospitare famiglie ucraine. Inoltre se detti progetti si fossero allora fermati e se i fondi fossero rimasti inutilizzati ecco che si presenta oggi la possibilità concreta di fare del bene.
In estrema sintesi se c'era la volontà di aiutare qualche anno fa, questa volontà c'è ancora?
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