Aumento tariffe Servizi scolastici SERVE UNA SVOLTA
- improntaredazione
- 30 mag
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Come è noto è esplosa a Peschiera la “stangata” relativa agli aumenti delle tariffe per i servizi scolastici a domanda individuale.
Questi servizi sono di supporto alla didattica e rappresentano un aiuto concreto sul territorio per garantire l'accesso ai servizi obbligatori (la frequenza scolastica), dovrebbero garantire una giustizia sociale e di fatto si concretizzano in un aiuto pratico ai cittadini.
Gli aumenti si riferiscono ai servizi integrativi di pre-scuola, post-scuola, i centri estivi. Chiunque di noi abbia figli o nipoti ha ben chiara la necessità di non lasciare che i bambini abbiano spazi vuoti nella loro giornata e la grande importanza di questi servizi che accompagnano, guidano e sostengono i bambini nel loro difficile percorso di crescita, anche e soprattutto nei periodi del calendario in cui la scuola è chiusa.
Ovviamente dopo l' approvazione di questa delibera, in verità pesante per l' incremento dei costi e ancora più pesante per le famiglie meno abbienti, si sono scatenate le forze politiche , quelle del centro destra rimproverando aspramente l 'amministrazione per la scelta di fare cassa sulle famiglie, in netto contrasto con quello da sempre predicato.
E con la maggioranza che giustifica gli aumenti con l'incremento dei costi di gestione dei servizi e con il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative in quanto ad una cooperativa sono affidati questi servizi.
Il nostro pensiero è che questi rincari non siano frutto di una scelta politica, ma di una necessità amministrativa per tentare di garantire la sostenibilità economica dei servizi. Quindi le accuse dovrebbero riguardare le capacità amministrative, le scelte operative e la programmazione.
Sapendo che i servizi scolastici sono la tipologia di contratto di più difficile interpretazione per la forte presenza di costi e la limitata possibilità remunerativa.
Quindi chi amministra deve, ad esempio, avere ben chiaro in fase di programmazione previsionale se sia meglio per questi servizi la gara d'appalto o la concessione. Peschiera ha optato per la concessione, scelta meno onerosa ma anche meno funzionale rispetto al corretto svolgimento dei servizi.
Proprio nel nostro caso la cooperativa che gestisce i servizi lamenta un forte disequilibrio economico di cui comprendiamo la gravità ma sappiamo che non può ricadere sulla comunità. Quindi oltre a chiedere con fermezza al Comune di ragionare sulla propria capacità di intervento per drenare il salasso sulle famiglie a cui l'aumento comporterà un maggiore disagio sociale, sembra corretto chiedere una revisione della delibera a fronte di una altrettanto necessaria revisione dell' intervento economico dell' amministrazione e, per il futuro, la capacità e la voglia di affrontare il problema in una prospettiva diversa, non mancano ad esempio le buone prassi che si sono sviluppate in una gestione integrata da parte dei Comuni in una logica di rete, contrassegnata dalla collaborazione del pubblico con il privato dove i Comuni possono avere un ruolo di regia e di stimolo.
Certo è necessaria una svolta ideologica accompagnata da una capacità di programmazione più…fantasiosa.
Massimo Turci

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