Cari cittadini di Peschiera B. ora che si è arrivati alla crisi politica della giunta di centro destra nella nostra città non è arrivato il momento di ricavare alcuni preziosi consigli per il futuro politico della città (visto che il prossimo anno voteremo per il nuovo sindaco)?
Primo consiglio: leggete veramente i programmi dei candidati sindaci. Il programma non deve contenere solo generiche enunciazioni ideali o di principio, ma indicare obbiettivi, risorse e tempi di attuazione.
Secondo consiglio: votate il candidato sindaco per la reale esperienza, conoscenza, competenza e capacità politico-amministrativa.
Terzo consiglio: votate il candidato sindaco che vi dice subito da chi sarà composta la propria squadra di governo. Non bastano i curriculum ridondanti. Bisogna sapere anche se questi futuri assessori avranno realmente tempo ed energie da dedicare all' amministrazione del Comune e sono persone che hanno capacità di ascolto.
Quarto consiglio: basta con il voto ideologico! La destra, la sinistra, il centro, fascismo e antifascismo. Non se ne può più. Votate per chi ha una visione del futuro della città.
Quinto consiglio: diffidate da quelli che in politica continuano ad alimentare spauracchi e paure di varia natura, magari in nome di una tanto decantata trasparenza (vedasi la trasparenza decantata da Peschiera Riparte che ha sottoscritto con il centro destra un accordo segreto per fare avere i voti al candidato sindaco dello schieramento opposto senza fare un apparentamento elettorale così come lo prevede la legge).
Sesto consiglio: partecipate e ascoltate i dibattiti e i confronti elettorali e intervenite. Fate domande e non solo per sapere quando verrà riparata la buca sotto casa vostra.
Settimo consiglio: andate a votare e non rimanete a casa pensando che tanto non cambia niente. Il vostro voto è importante, a volte potrebbe essere decisivo.
Mi fermo qui, ma potrei andare avanti. Il fatto è che tutte queste cose le avevo dette nella campagna elettorale…ora possiamo ancora rimediare per il futuro di Peschiera Borromeo.
Marco Malinverno
