IL PERFEZIONISMO: OSSESSIONE DEL NOSTRO TEMPO
- improntaredazione
- 26 ago
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La nostra società occidentale ci sottopone costantemente ad una forte pressione sociale alla competizione, all'eccellenza, alla performance.
Tale pressione è esercitata anche attraverso i social media, con immagini levigate con photoshop e la narrazione di vite irrealisticamente perfette di influencer e personaggi famosi, che in realtà sono create ad arte.
A risentirne sono soprattutto le nuove generazioni, tra le quali è sempre più diffusa la tendenza al perfezionismo, per cui l'errore non è tollerabile e l'imperfezione è fonte di disagio. Il perfezionismo, inteso come ambizione alla perfezione, può rivelarsi sia funzionale che disfunzionale. Questo atteggiamento mentale può essere funzionale quando spinge una persona a migliorare le proprie capacità ponendosi obiettivi sfidanti (Burns, 1993), nonchè ad agire in modo coscienzioso, con rigore e impegno.
Può diventare disfunzionale, invece, quando spinge verso obiettivi sempre più alti e irrealistici, con una forte ricaduta negativa sull' autostima. In questi casi, il proprio valore è associato solo al conseguimento di standard impossibili da raggiungere, pertanto si provano frequentemente alti livelli di stress, ansia, frustrazione e insoddisfazione. Anche quando si fanno progressi e si raggiungono traguardi, essi non sono mai sufficienti, in quanto svalutati nel confronto con l'ideale. Inoltre, onde mettersi al riparo da eventuali fallimenti, nello studio e/o nel lavoro si tende a procrastinare, in attesa di condizioni perfette.
Lo sviluppo di un carattere perfezionista è senz'altro influenzato anche dal contesto educativo: se sin da bambini si è riconosciuti solo per i risultati ottenuti, si rischia di focalizzarsi solo sul merito e sulla performance, vivendo il fallimento come inammissibile.
Crescendo il perfezionismo disfunzionale può diventare pervasivo, può strutturarsi come tratto di personalità e può riguardare qualunque ambito: l'aspetto fisico, i risultati scolastici o lavorativi, la gestione del tempo, le relazioni affettive e amicali, ecc.
Il perfezionismo è comune a varie forme di disagio psichico:
con sfumature diverse, può essere presente nei soggetti che soffrono di disturbi d'ansia, di disturbi dell’ alimentazione, di depressione e di disturbi di personalità. Nel disturbo narcisistico di personalità, ad esempio, si manifesta come bisogno di mostrarsi agli altri belli, carismatici, potenti, vincenti, di successo, per ottenere la loro ammirazione. Nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, invece, è fortemente connesso alla paura di commettere errori.
In un percorso di psicoterapia, il perfezionismo può essere affrontato, lavorando sull'autostima, per arrivare gradualmente ad accettarsi, ad uscire dalla dicotomia successo/ fallimento e a vedere le proprie supposte imperfezioni in modo più comprensivo.
Dr.ssa Stefania Arcaini
Rubrica dedicata a tematiche psicologiche, a cura della dottoressa Stefania Arcaini, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella psicoterapia di adolescenti e adulti.
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