Quando arrivano le vacanze di Natale i discorsi girano sicuramente verso la tavola, piatti prelibati, cibi della tradizione, dessert golosi.
Va bene, ma non dimentichiamo che anche le bevande arricchiscono la nostra tavola e L'Impronta vi accompagna in un giro del mondo della tradizione delle bevande natalizie. Quindi immaginatevi seduti davanti al camino, vicino all'albero, sorseggiando qualcosa di dolce e caldo; si perché iniziamo mettendo da parte tisane, the e cioccolata e partiamo per gli Stati Uniti dove berremo Eggnog presente anche in Gran Bretagna, Canada e Australia, corroborante bevanda color giallo uovo, infatti è costituita da uova, rum, latte, panna e noce moscata shakerati con energia creando una consistenza vellutata e cremosa, si beve calda accompagnata da biscotti.
Già che siamo qui ora un salto in Inghilterra per assaggiare il Mulled Cyder una variante del vin brulè cioè senza vino ma con sidro e Calvados, zucchero di canna, cannella e scorza d'arancia.
Mentre a Portorico si beve Sorrel Wine bevanda fatta facendo cuocere il fiore dell'acetosella a cui si aggiunge rum, zenzero, chiodi di garofano, cannella e arancia il tutto si lascia fermentare 3 giorni e si può bere anche freddo.
Ora a Portorico troviamo il Coquito a base di latte condensato, latte di cocco, e l'immancabile rum e un po' di spezie, frullare il tutto e gustare.
Un salto in Messico per lo Champurrado analcolico si prepara mettendo sul fuoco acqua, farina di mais, latte, cioccolato fondente, zucchero e cannella; esiste anche la versione “bianca” senza cioccolato con la vaniglia chiamato Atole.
Dai ora un salto in Europa , in Svezia per Julmust che letteralmente significa “succo di natale”, si fa con acqua gassata, estratto di luppolo e zucchero è un po' considerato l'alternativa analcolica alla birra, si beve tutto l'anno ma a Natale si aggiunge alla cottura cannella, uva passa e fichi secchi.
In Polonia sulle tavole di Natale compare il Kopot z suszu più facile a farsi che a dirsi, risale al medioevo e ogni famiglia ha la sua ricetta, in generale si fa bollire un mix di frutta essicata (albicocche, mele, pere, prugne, uva) con anice stellato, cannella, chiodi di garofano, zucchero e miele.
Volete ora provare la Corea? Troverete il Sujeonggwa una sorta di punch fatto con frutta secca, zenzero, cannella e cachi. Ok ci siete? Siete soddisfatti?
Lasciateci esprimere un parere personale, rimaniamo pure in Italia cosa c'è di meglio di un bel bicchiere di vin brulé passeggiando per i mercatini di Natale?
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