SPECIALE AZIENDE... PER EVITARE UN GUAIO GROSSO...
- improntaredazione
- 26 ago
- Tempo di lettura: 5 min
Questo mese vogliamo introdurre un argomento utile alle aziende, perché si parla di un documento obbligatorio, non importa il settore merceologico e neanche il numero di dipendenti, perché le sanzioni sono elevate e il rappresentante legale rischia il penale.
La Valutazione Stress Lavoro Collegato. Molte aziende pensano di essere a posto perché lo hanno fatto fare al RSPP, o a chi segue le paghe, o al medico competente ma da una nostra ricerca il 76% delle aziende non lo ha compilato correttamente e hanno dovuto pagare pesanti sanzioni, quando proprio questo documento rappresenta una base di crescita per i lavoratori, per gli equilibri interni e per una migliore performance, oltre che naturalmente mettersi al riparo da guai grossi.
CHE COSA
È LA VALUTAZIONE STRESS LAVORO COLLEGATO
La Valutazione Stress Lavoro Correlato è un obbligo di legge, dal 31.10.2010 sussiste l' obbligo per tutte le aziende e gli enti di unire questo documento di Valutazione SLC al D.V.R. (documento di valutazione dei rischi generale), che altrimenti risulterebbe incompleto e passibile di sanzioni (anche di carattere penale), a carico del Datore di Lavoro.
Nel periodo 2010– 2018, molte aziende hanno omesso o sottovalutato l' adempimento in questione, esponendosi così a responsabilità amministrative a seguito di verifiche ispettive condotte dagli organi competenti e dall' INAIL, in seguito causa Covid, vi è stato un arresto temporaneo della funzione ispettiva, che ha ripreso con il 2023.
Ora vi è quindi l' opportunità di mettersi in regola con un procedimento semplice, utile e poco costoso, sopra tutto se raffrontato agli oneri sanzionatori ai danni del Datore di Lavoro.
La Valutazione SLC può essere svolta unicamente da personale abilitato e con competenze specifiche nell'ambito dei rischi psicosociali, tale valutazione va ripetuta ogni due anni e prevede varie fasi. La metodologia adottata, dell' INAIL (checklist) è in linea con gli obblighi di legge, è scientificamente validata, ed è partecipativa (prevede il coinvolgimento dei lavoratori ritenuti rappresentativi del rispettivo gruppo lavorativo) e tutte le figure della prevenzione.
In occasione dell' aggiornamento della valutazione il DL (Direzione), in accordo con il RSPP, il M C, l'RLS e figure esperte in rischi psicosociali, rispondono alle parti del questionario INAIL, coinvolgendo, alcuni lavoratori ritenuti rappresentativi del rispettivo gruppo omogeneo.
Sui risultati emersi verrà stesa una relazione (Valutazione Preliminare) che evidenzierà i livelli di rischio (basso, medio, alto). Sulla base degli esiti di questa fase di valutazione verranno anche definite eventuali fasi ulteriori, che potranno comprendere indagini più approfondite per individuare le cause di stress o ad individuare soluzioni condivise alle criticità emerse.
Tale Valutazione non è solo un obbligo normativo ma un vantaggio per mantenere una buona produzione (Prevenzione del rischio psicosociale, clima organizzativo più sano e produttivo, riduzione dei costi legati all' assenteismo/ malattia, adempimento normativo e tutela legale) ed un investimento nel benessere del capitale umano, valorizzando le persone, la cultura aziendale, aumentando la produttività come conseguenza del miglioramento del clima aziendale.
Nel caso non abbiate ancora predisposto la Valutazione SLC in base alla nuova normativa, sarà utile un incontro con una società o persona che sia realmente abilitata per questo delicato ruolo, per una più completa ed esaustiva esposizione dalla finalità e utilità, la formulazione di una proposta e la sicurezza che il tutto avverrà in un clima di totale collaborazione ed attenzione alle sensibilità, ai ruoli ed alle funzioni aziendali; nel caso invece vogliate solo verificare la bontà e correttezza di quanto svolto sino ad oggi sarà opportuno, con assoluta discrezione, un esame del documento in Vostro possesso al fine di valutarne l' efficacia e affidabilità in base alla nuova normativa.
Lavoro: stress correlato nelle residenze per anziani
Come potete immaginare nella processo di Valutazione Stress Lavoro Collegato se una parte del percorso è uguale per ogni tipo di azienda, esistono poi delle variabile rappresentate dai settori nei quali l'azienda si muove, un pubblica amministrazione ha procedure, vite, storie che possono essere diverse da una azienda privata.
Per fornire un esempio ai nostri lettori abbiamo scelto di parlare delle RSA (Residenza Sanitaria per Anziani) dove sappiamo lavorano molti nostri lettori.
Come è noto, o come dovrebbe esserlo, le strutture per anziani si trovano in serie difficoltà a causa delle dimissioni del personale addetto e la scarsità di personale qualificato sovente compromette la qualità dell'assistenza.
Le regioni dove tale difficoltà si riscontra con maggior frequenza sono la Lombardia e il Veneto dove la densità di RSA è più elevata, Nonostante gli sforzi di molte strutture non è facile garantire un servizio continuativo e sicuro agli ospiti.
Lavorare con figure professionali che si occupano quotidianamente degli altri non è semplice, le condizioni di lavoro spesso sono pesanti a causa delle motivazioni sopra riportate, ma in ogni caso questi operatori debbono mettersi in gioco continuamente per affrontare problemi, difficoltà che a volte esulano dal servizio normale.
Questo comporta la necessità di gestire le possibili fragilità degli operatori, fragilità sollecitate da situazioni emotivamente stressogene.
La situazioni di stress sono normali sia nel lavoro che nella vita privata, tuttavia se questo peso diventa eccessivo e continuativo potrebbe sfociare con sintomi fisici ed emotivi che vanno poi ad incidere sulla qualità della vita e della prestazione lavorativa.
Dunque parlare di stress lavoro correlato all'interno delle RSA è utile perché ( al di la dell'obbligatorietà prevista per legge) il protrarsi di fattori “a rischio” può avere effetti negativi sia sulla persona che sugli assistiti che, in ultima analisi, sull'azienda, quindi:
· Calo della performance del lavoratore
· Possibile aumento degli errori o incidenti
· Fenomeni di assenteismo
· Atteggiamenti e comportamenti negativi.
Rispetto ad altre situazioni aziendali in settori operativi diversi rispetto la cura e l'assistenza agli anziani, nel nostro caso lo stress potrebbe essere rilevabile in due caratteristiche del lavoro stesso:
IL LAVORO IN SÉ.
Cioè gli aspetti psicologici, fisici e sociali nell'essere responsabile della cura di più persone fragili, questa partecipazione emotiva (segno di grande empatia) può essere facilmente associata ad un certo costo di risorse psichiche e fisiche, abbinate al sentire direttamente la responsabilità, il pensare di non riuscire a eseguire i compiti in modo perfetto per tutti gli assistiti, ecco a lungo andare anche svolgere normali mansioni potrebbe diventare una condizione di stress.
LA RESPONSABILITÀ DECISIONALE.
In molte occasioni la tipologia del lavoro potrebbe richiedere la necessità di prendere decisioni urgenti apparentemente anche facili ma che in una RSA portano sempre al confronto con una utenza fragile e bisognosa di una assistenza particolare.
Spesso i corsi di formazione, la valorizzazione delle competenze non insegnano come affrontare le variabili della nostra emotività, il raggiungimento degli obiettivi prefissati passa sempre dalla tranquillità interiore, dalla consapevolezza di fare ed avere fatto il proprio meglio.
La domanda sorge quindi spontanea cosa può servire per aiutare a risolvere questi sintomi prima che diventino problemi:
IL SOSTEGNO.
Un operatore specializzato nella valutazione dello stress sarà anche abile nell' indicare con discrezione e sensibilità come indirizzare i propri pensieri, come allontanare le negatività e come trovare nuove energie mentali nei confronti delle persone che ci circondano.
Pensiamo solo alla qualità della relazione con i propri colleghi e con il proprio capo, che possa diventare apprezzamento e supporto per il lavoro svolto, un buon equilibrio psicofisico può alleviare la percezione di un elevato carico di lavoro, può facilitare la performance, contribuire al raggiungimento degli obiettivi; una comunicazione positiva e costruttiva aiuta a prevenire problemi sul lavoro e produce una influenza positiva su ogni azione lavorativa.
Inutile dire che entrare in questo ordine di idee non limita i buoni risultati all'ambiente di lavoro ma a casa la qualità della vita tende a migliorare perché quando si riesce a trovare il proprio equilibrio le relazioni migliorano ovunque con chiunque. La parola d'ordine sarà quindi
stare meglio con se stessi e con gli altri.
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