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SORRIDI! SI TORNA A SCUOLA!

Nel mese di settembre per 7.200.000 ragazzi inizierà un viaggio che durerà ben 9 mesi, per alcuni vorrà dire uscire per la prima volta da casa ed entrare nella socialità del mondo, per altri ci sarà il pensiero dell'esame a fine anno, per tutti sarà un impegno gravoso commisurato alle proprie forze ma per affrontarlo sarà necessario un buon equipaggiamento.

Questo viaggio, questa avventura avrà maggiori possibilità di vittoria se i ragazzi troveranno buoni compagni di viaggio, gli amici ovviamente, ma anche gli insegnanti e i genitori, ognuno per il proprio ruolo che non dovrà mai incrociarsi o sovrapporsi a quello dell'altro. I genitori che vogliono essere amici non sono utili, gli insegnati compagni di merende sono dannosi, ma il ruolo della classe è fondamentale.

La classe è il principale ambiente di apprendimento all'interno del sistema scolastico, gli studenti prima ancora di aderire a norme di comportamento necessarie per lavorare insieme devono sentire che “quella” è la loro classe, sviluppare un senso di appartenenza che non vuol dire pensarla tutti allo stesso modo, ma capire che la classe unita può assorbire le difficoltà del singolo, può ammortizzare i comportamenti dei tipi problematici, può creare rapporti che durano per tutta la vita.

E allora vediamo cosa è necessario per creare un buon clima di classe, partendo dai più grandicelli.  Almeno 5 caratteristiche:

1) La Chiarezza. L'insegnante ha un programma ed avrà anche delle aspettative riguardo l'apprendimento degli studenti, avrà anche un livello di tolleranza verso i comportamenti, bene, con chiarezza si può chiamare l'insegnante a condividere le sue aspettative con la classe, in questo modo ognuno avrà chiaro obiettivi e limiti e l'insegnante potrà verificare ed apprezzare il livello di maturità degli argomenti portati in aula. Stipulato questo contratto morale ognuno sarà libero di attenersi o meno ma nessuno ne potrà essere sorpreso.

2) La Partecipazione. Merito dell' insegnante la capacità di coinvolgere, più facile nelle materie umanistiche, certo più difficile coinvolgere, creare entusiasmo intorno ad una equazione di 2° grado. Verissimo ma a seconda del tipo di insegnamento sarà importante che una buona parte della classe risponda, partecipazione come concreta possibilità per tutti di avere un ruolo durante la lezione. Ben vengano discussioni e domande, ma ben vengano anche le battute che, se corrette, rendono l'aria più leggera e consentono di riprendere con maggior lena.

3) Il Sostegno. Ricordate il motto dei marines? Non lasceremo indietro nessuno, la classe compatta e solidale si rende conto di chi per vari motivi (familiari, personali, di metodo) in quel momento non ce la fa, non sempre l'insegnante ha la forza di riconoscer i segnali emotivi che possono rallentare un percorso, ma la classe può farlo, sostegno è attenzione, incoraggiamento, stimolo verso il nuovo, aiuto nel capire e correggere un errore. Accettare una mano tesa non è e non sarà un segno di debolezza, ma un momento di crescita.

4) Il Futuro. In Italia è difficile che la scuola sia un ambiente stimolante, ma non è proibito che la nostra fantasia entri in campo, ed è bene che entri perché in gioco c'è il futuro. Tutti lo sanno e lo riconoscono ma alcuni parcheggiano questo pensiero lasciando scorrere i giorni, che si ripetono lenti e noiosi vero la fine dell'anno. Che tristezza, il vostro futuro merita di più, allora lasciamo entrare la fantasia, che sia la classe a proporre gare, giochi, quiz didattici al fine di movimentare una lezione, se un professore non dovesse capire la proposta vuol dire che anche lui o lei è nel gruppo dei noiosi che aspettano il suono della campanella, ma proposte intelligenti possono convincere e coinvolgere anche i più riottosi.




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