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SI DIMETTE L'EX SINDACO BIANCHI LA GRAVITA' DEI FATTI DI MEDIGLIA CHE BISOGNA AFFRONTARE

Apprendiamo come, a seguito dei presunti appalti truccati, in alcuni comuni lombardi, l'ex sindaco attuale vicesindaco Paolo Bianchi abbia ritenuto opportuno dimettersi. I fatti contestati si riferiscono al periodo tra giugno e agosto 2021, e riguarderebbero degli illeciti nella procedura per l'affidamento del servizio di ristorazione scolastica a Mediglia. Procedura nella quale l'ex primo cittadino, ora indagato a piede libero, e la responsabile del controllo qualità del servizio di ristorazione per il Comune di Mediglia Antonietta Monteleone, finita agli arresti, avrebbero secondo le intercettazioni intrattenuto rapporti confidenziali con il principale indagato l'imprenditore 62enne Carmelo Sparacino, ritenuto l'ufficiale pagatore" delle mazzette anche per conto di aziende diverse dalla sua.

Secondo la Procura di Milano, Saracino, grazie ai suoi mille contatti, sarebbe il protagonista indiscusso di una rete di affari e favori che si sarebbe tradotta in appalti truccati tra quelli aggiudicati dai Comuni dell'hinterland e lombardi.

Nell'inchiesta è coinvolta anche Antonietta Monteleone, di professione dietista, che è stata membro di commissione di gara a Buccinasco, ma anche responsabile della ristorazione del comune di Mediglia.

Stando alle indagini, quei contratti generavano una "tangente" compresa fra l'1 e il 3 % del prezzo posto a base d'asta. I nomi che si ritrovano nelle diverse commissioni che preparavano i bandi e in altre commissioni che avrebbero dovuto valutare le offerte erano spesso gli stessi, in virtù della loro indiscussa competenza, ma anche delle rispettive amicizie. Sparacino, ma anche Massimo Manco, dipendente del Comune di Cornaredo, Massimiliano Rottigni, funzionario a Buccinasco, e la dietista Antonietta Monteleone, presenza chiave nelle commissioni per la refezione scolastica. Secondo l'accusa si facevano pagare in denaro e regali, ma anche in assunzioni di mogli o compagne, e persino a rate annuali.

Tutti i fatti dovranno essere accertati e se le ipotesi di reato dovessero essere confermate inizierà il processo in primo grado e poi si vedrà come andrà a finire. Sembra che nelle intercettazioni telefoniche, che vedono coinvolto l'imprenditore Sparacino, si faccia anche il nome dell'attuale sindaco di Mediglia Fabiano.

L'ex sindaco Bianchi ha rimesso la sua carica di vice sindaco ritenendo, in questo modo, di avere maggiori opportunità di potersi difendere. Tra le forze di minoranza la lista Mediglia Rinasce ha insistito per un consiglio aperto, non trovando riscontro da parte del Sindaco, mentre il PD di Mediglia, da parte sua, in un comunicato che parrebbe scritto da una forza di maggioranza e non da chi avrebbe il diritto di chiedere spiegazioni, auspica che la Magistratura faccia il suo corso e che “l'importante è che il servizio mensa venga garantito”. Anche noi dell'Impronta pensiamo che i fatti di cui si parla sui giornali debbano essere provati nelle aule del tribunale e se qualcuno ha sbagliato venga giustamente condannato, ma ciò che ci stupisce è il fatto che nessuno voglia accorgersi della gravità politica della situazione che emerge attraverso queste notizie.

Prima questione politica assolutamente evidente: l'allora sindaco di Mediglia Paolo Bianchi si è occupato direttamente o indirettamente di fatti legati alla gestione di un appalto milionario come quello della mensa?

Gli amministratori comunali devono indicare gli indirizzi entro i quali si deve svolgere una gara di appalto cercando di evidenziare al meglio gli aspetti qualitativi e quantitativi della stessa, ma non possono e non devono avere a che fare in assoluto con aspetti di carattere gestionale.

Seconda questione politica assolutamente evidente: chi si è occupato della gara per l'aggiudicazione della mensa di Mediglia? Una consulente esterna scelta dal Sindaco e dalla Giunta di Mediglia che oltretutto partecipava ad altre gare simili in altri Comuni? Chi è questa Antonella Monteleone attualmente agli arresti domiciliari? Nel suo curriculum vitae sostiene di avere svolto l'incarico di consulente per il Comune di Mediglia per il Capitolato ed il Disciplinare di gara e per la gestione tecnica e igienico sanitaria dell'appalto stesso.

Ma era necessario che della gara venisse investita una figura esterna?

Non esisteva un dipendente del Comune che potesse svolgere degnamente l' incarico?

Vi è poi un fatto increscioso che riguarda il numero di anni di affidamento del servizio mensa: non è mai opportuno che ad una azienda, a maggior ragione per un incarico milionario, venga affidato un appalto per 9 anni (NOVE) ovvero oltre il periodo di incarico di una amministrazione votata dai cittadini? La prudenza invita sopra tutto per un argomento delicato come la nutrizione quindi la salute dei bambini a svolgere gare più brevi nel tempo.

Queste evidenze sono i fatti nei confronti dei quali la politica dovrebbe dare delle risposte. Per quanto ci riguarda sono fatti politicamente gravi che richiederebbero ben altra assunzione di responsabilità, ovvero quella di ammettere che a Mediglia, in assenza di prove e garantendo ad ognuno i suoi diritti, si può dire vi sia stata una gestione disinibita di un appalto milionario da parte di chi ha occupato le poltrone di pubblico amministratore. In un Paese normale questi fatti esigerebbero un consiglio straordinario indetto dalla maggioranza per fornire a tutti le dovute spiegazioni, non dobbiamo ricordare che proprio nel corso della campagna elettorale venne sbandierata la continuità ideale, programmatica ed amministrativa tra le gestione Bianchi e quella Fabiano, ora il minimo è che di questa continuità si chiariscano alla luce del sole i confini e le responsabilità. Cosa che ci sembra non sia stata fatta.


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