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SERVIZI SANITARI TERRITORIALI E CASA DELLA COMUNITÀ A PESCHIERA BORROMEO

Nei giorni scorsi la lista “Calenda Azione-Italia Viva” ha promosso una petizione popolare per richiedere il finanziamento e l'apertura della Casa di Comunità a Peschiera Borromeo. Sono già centinaia le persone che l'hanno firmata. Giorni prima le tre liste civiche all' opposizione, L'Impronta, Peschiera Più Viva e Peschiera Partecipa, avevano scritto su un volantino per chiedere quando verrà avviata la Casa di Comunità.

Alcuni militanti del terzo polo e io stesso siamo stati oggetto di critiche da parte del sindaco Moretti e della vice sindaca Accosa perché a loro parere si farebbe polemica inutilmente in quanto l'Amministrazione comunale avrebbe già avviato i servizi infermieristici con tanto di foto dell'assessore sul giornalino comunale.

E' veramente stucchevole il fatto che gli esponenti di questa giunta di destra siano così sofferenti ogni volta che si dica qualcosa di diverso dal blandire o osannare l' Amministrazione.

Esiste ancora la libertà di parola e di iniziativa politica e pertanto lasciateci dire cosa pensiamo senza vederci attribuite cose che nessuno ha mai sostenuto.

Per prima cosa il Sindaco Moretti, a poche settimane dalla sua elezione, ha sbandierato ai quattro venti l' imminente apertura della Casa di Comunità solo perché Peschiera B. era stata inserita nel Piano Regionale. Avevamo risposto che benchè questo fosse in sé un fatto positivo non era però ancora stato definito il progetto e il finanziamento della Casa di Comunità. Il Sindaco ha replicato risentito, sostenendo che era stato in Regione e che aveva ricevuto rassicurazioni a proposito. Ma il Sindaco sa bene che nella Pubblica Amministrazione le opere devono essere finanziate attraverso atti e documenti ufficiali. Abbiamo chiesto al Sindaco dove fosse la delibera di finanziamento e non abbiamo ottenuto risposta. La risposta l'ha data l'ex Assessore al Welfare, Letizia Moratti (candidata alla Presidenza della Regione Lombardia),in occasione dell'incontro del 1 dicembre a Peschiera B., spiegando che le Case di Comunità, inserite nel Piano regionale, andranno a finanziamento tutte entro il 2024. Peschiera dovrebbe essere tra queste, ma aggiungo, se ci saranno i soldi e se la futura amministrazione regionale crederà ancora nella territorializzazione dei servizi sanitari pubblici dando seguito con atti e delibere conseguenti.

Ciò non significa che non lodiamo lo sforzo fatto dall' Assessore Rossetti per l'avvio dei servizi infermieristici. Al contrario a lei va un grande applauso perché sta lavorando con serietà e con poche risorse a disposizione (infatti ha votato contro la delibera di Giunta fatta approvare dal Sindaco Moretti per le luminarie natalizie considerandopiù utile finanziare le urgenti necessità per le politiche socio sanitarie), ma la Casa di Comunità prevede molti servizi e attività:

· Continuità Assistenziale

·Partecipazione della Comunità e valorizzazione co-produzione

· Presenza infermieristica

· Presenza medica

· Programmi di screening

· Punto prelievi

· Punto Unico di Accesso

· Servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza

· Servizi diagnostici (finalizzati al monitoraggio della cronicità)

· Servizi infermieristici

·Servizio di assistenza domiciliare di livello base

· Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale

· Servizi di cure primarie erogati attraverso equipe multidisciplinari (MMG, PLS, SAI, IFeC, ecc.)

Le Case di Comunità riattiveranno su di sé il ruolo primario di presidio del territorio (ex Distretti ATS), sia per gli aspetti preventivi (vaccinazioni, screening anche strumentali) che per le attività ambulatoriali in SSR (piccola diagnostica in tele-refertazione, prelievi, ecc.), radiologia ed ecografia domiciliare.

All'interno delle Case della Comunità si realizzerà l' integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali, potendo contare su equipe multidisciplinari (presenza degli assistenti sociali, Infermieri di comunità etc.) e diventerà il punto di riferimento continuativo per la popolazione anche grazie ad una infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica atta a garantire la presa in carico della comunità di riferimento”.

Questo è quanto. Siamo e saremo i primi ad applaudire quando vedremo sul nostro territorio l'ex asl di via Matteotti finalmente funzionante così da non costringere i nostri anziani a fare chilometri per potere prenotare visite specialistiche e altro ancora.


E' per questo che è legittimo e doveroso sapere quali saranno i tempi di attivazione della casa della Comunità. Immaginiamo che la sede dovrebbe essere presso l'attuale ATS in via Matteotti, ma i servizi sopra richiamati saranno attivati con un sistema modulare oppure verranno attivati tutti subito? Il personale medico e infermieristico, il personale amministrativo, il personale per l' assistenza domiciliare saranno a carico di ATS?

Quest'ultimo aspetto non è di secondaria importanza vista l'attuale assenza di medici di base sul territorio e le difficoltà di sostituzione a seguito dei pensionamenti. E le spese di investimento per i servizi diagnostici e di screening saranno sempre a carico di ATS oppure dovrà intervenire il Comune?

La struttura in Via Matteotti, come sappiamo, è attualmente un luogo che richiede interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di riorganizzazione e ampliamento degli spazi: chi si occuperà di questa parte di interventi?

Inoltre ci chiediamo se non sarebbe il caso, visto il forte frazionamento del territorio peschierese, di decentrare, almeno nelle frazioni di San Bovio e Linate, alcuni servizi della Casa della Comunità.

Marco Malinverno


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