La situazione della pubblicità a Peschiera, le incredibili dichiarazioni rilasciate dal sindaco e le inopportune azioni di forza poi intraprese, necessitano di chiarimenti e ci è sembrato opportuno interpellare chi della materia è veramente un esperto, cioè l'associazione di categoria che rappresenta le aziende del settore pubblicità esterna, AIPE che gentilmente ci ha messo in contatto con un loro tecnico il signor Luca Librasi.
Signor Librasi l'associazione di categoria ha avuto modo in passato di occuparsi di Peschiera Borromeo? Assolutamente si, in diverse occasioni, ma in particolare nel 2019 abbiamo segnalato al Comune tutta una serie di impianti pubblicitari che non potevano avere i requisiti per essere autorizzati, ma da anni erano ben visibili sulle strade della città.
E cosa è successo? Bè dei 15 impianti segnalati a campione, di cui buona parte collocate sulla facciata del centro commerciale, solamente due risultavano autorizzati (e già su queste autorizzazioni rilasciate ci sarebbe da discutere ma lasciamo perdere), gli altri 13 sono stati verbalizzati in data posteriore alla segnalazione, quindi sino a quel momento il comune non aveva ritenuto necessario fare una verifica( tranne per un solo caso verbalizzato nel 2012 e nel 2019 ancora presente e visibile), ora noi non possiamo sapere se le sanzioni sono state pagate, ma sappiamo con certezza che gli impianti, definiti abusivi e verbalizzati dalla Polizia Locale, sono ancora li, cioè non sono stati rimossi né coperti.
Perché avete fatto segnalazioni a campione? Perché la situazione di Peschiera è complessa, gli operatori del settore lamentano che la gestione comunale abbia i cosi detti 2 pesi e 2 misure, per cui vi siano impianti autorizzati che non hanno i requisiti per essere autorizzati e impianti irregolari tollerati da anni. Abbiamo scelto un campione di 15 impianti per iniziare a muovere le acque.
Come avvengono le rimozioni e secondo la normativa è sufficiente eliminare il pannello pubblicitario per considerarla rimozione? La rimozione ha una sua procedura ben definita che le amministrazioni sono obbligate a seguire, inutile dire che errori di procedura invalidano l'azione di rimozione. Per la seconda domanda la risposta è no. In presenza di impianti abusivi la normativa prevede la rimozione del manufatto; qualsiasi altro intervento, non previsto dalla legge, che non sia la rimozione completa, ha evidentemente altri scopi.
Ringraziamo Librasi e l'associazione, a questo punto sembra evidente che tutta l'azione del Comune in tema di pubblicità sia stata piuttosto “leggera” sia per il rilascio delle autorizzazioni ma soprattutto per il controllo della regolarità. Tuttavia sino a questa campagna elettorale la parola d'ordine sembra essere stata tolleranza, anche a costo di chiudere entrambi gli occhi. Poi su transenne ignorate per anni e sulle quali si incassano le imposte, compare la foto di un candidato sindaco ed ecco d' improvviso si scatena la ritorsione, su altre transenne irregolari ma non impegnate in campagna elettorale si sceglie sbagliando la via del rimuoviamo solo il pannello pubblicitario, su altri impianti di dimensioni maggiori e più invasivi, come i 13 irregolari sopra citati, si torna alla tolleranza.
A questo punto invitiamo il Sindaco a replicare, a spiegare con i fatti dove questa esposizione secondo lei non regge.
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