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SAPERE DECIDERE E AVERE UNA VISIONE DEL FUTURO: CONDIZIONI INDISPENSABILI PER IL COMUNE DI PESCHIERA

Ad un anno dalle elezioni comunali è necessario iniziare ad evidenziare alcune questioni fondamentali che riguardano il cammino della nuova amministrazione comunale.

Segnalo innanzitutto come ad un anno di distanza né le commissioni, né il Consiglio Comunale siano stati ancora investiti da discussioni riguardanti aspetti strategici per il futuro della città; non sappiamo nulla di strumenti di pianificazione come il Piano di Governo del Territorio, il piano della mobilità, della mobilità sostenibile e dei trasporti (specie in relazione alla nuova linea M4 e prolungamento della M3), il piano del verde urbano e in particolare di aree importanti come il Carengione (oggi in una situazione di abbandono). Non si hanno segni di nessun tipo che riguardino eventuali progetti per l'efficientamento energetico, la sostenibilità ambientale e la creazione delle Comunità energetiche.

Si tratta di questioni che vanno affrontate innanzitutto in termini di indirizzi politici, prima ancora che da un punto di vista tecnico.

Vorrei fare l'esempio della logistica a Bellaria della Savino Del Bene, di cui parliamo in altra parte del giornale, per dire che gli uffici tecnici e della Polizia Locale, insieme all' amministrazione precedente, hanno autorizzato un intervento che avrà enormi ripercussioni di traffico ed inquinamento nella frazione. Ciò accade quando la politica non sa esprimere indirizzi chiari sul futuro del territorio e le scelte vengono dettate dal mercato. Ecco perché bisogna accelerare l'adozione e approvazione di strumenti di indirizzo e di pianificazione senza i quali si continueranno a rincorrere i problemi.

E a proposito di problemi segnalo, come ho fatto occupandomi del problema degli impianti pubblicitari, che il Comune di Peschiera B. dovrebbe adottare procedure amministrative e gestionali trasparenti e certe.

Così come andrebbero prese finalmente decisioni chiare su problemi annosi come quelli del PII di Bellaria (case di via Fallaci per intenderci, dove i cittadini aspettano da anni parchi, servizi e parcheggi), la convenzione con la società sportiva Ausonia per la gestione del Borsellino e del campo di San Bovio, la destinazione dell' immobile del ex Bistrò, gli interventi urbanistici riguardanti la frazione di San Bovio (intervento di Microsoft per il Data Center e altre incombenze da anni irrisolte)… e il centro civico di Linate? E quello di San Bovio? E i servizi per le politiche attive del lavoro?

Mi fermo qui e ridico quello che più volte ho detto in Consiglio comunale, ovvero che sono sempre disponibile a portare un contributo di proposte per il bene comune, come peraltro ho sempre fatto, purché si esca da una situazione di semplice gestione dell'esistente e si apra un vero confronto politico. Marco Malinverno




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