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RIFLETTENDO SU PESCHIERA

Riflettiamo sulla situazione di Peschiera, ma riflettiamo con la penna in mano cioè scriviamo i nostri pensieri e vediamo dove ci portano. Con l'improvvisa e tragica morte di Augusto Moretti lo scenario è cambiato, il Sindaco con la sua disponibilità e cortesia ha fatto per un anno da antidoto ad una evidente incapacità della maggioranza a prendere decisioni importanti, ad entrare a gamba tesa nelle situazioni difficili. Moretti, anche se un po' intollerante alle critiche, aveva il merito di tenere insieme un gruppo eterogeneo, forte nei numeri ma carente di esperienza, infatti ora che non c'è più le differenze, già presenti ed evidenti nei mesi scorsi, si stanno ampliando. Nel centrodestra alcuni stanno prendendo le misure al ruolo di sindaco e sembra che l'alta considerazione in se stessi sia più alta della prudenza e della consapevolezza di cosa dovrebbe rappresentare un sindaco oggi, di quale competenze dovrebbe avere, di quale esperienza, insomma la preoccupazione è che si miri al posto di sindaco per l'immagine più che per il ruolo, per quel che potrebbe rappresentare in termini di fascia, di fotografie, di media più che di meriti, studio e capacità. Poi ci sono anche persone capaci ma di solito queste fanno più fatica ad emergere anche perché il loro percorso è più lungo perché costruito su quelle cose a cui oggi viene data minore importanza, come il programma, le cose da fare, una agenda da programmare fatta di cose necessarie e pochi nastri da tagliare.

Fuori dalla maggioranza non è che la situazione sia tutta rose e fiori, a sinistra nel PD devono chiarire, a Peschiera come in tutta Italia, chi sono, chi rappresentano dove vogliono andare e se questa domanda noi ce la poniamo a livello locale, a livello nazionale sono parole del direttore dell'Unità Sansonetti, quindi…. Sempre a sinistra ci sarebbe Peschiera Riparte detta anche Peschiera Sbanda, visto che nell'ultima campagna elettorale hanno invitato a votare il candidato sindaco dell'estrema destra, non per convinzione, per validità del progetto, no figuriamoci solo per sbarrare il passo ad un ex compagno ora indigesto. Il Terzo Polo è stato un tentativo di inserire un soggetto nuovo nel panorama, il risultato è stato deludente e, come sappiamo, il progetto è in discussione ai vertici come alla base. Rimane poi L'Impronta che di tutti è sicuramente il soggetto meno politico, perché non inquadrabile, politicamente scorretta, ha il vantaggio di rivolgersi a tutti, di non essere interessata alle posizioni ma solo ai contenuti e siccome è anche e soprattutto un giornale riceve decine e decine di lettere dai propri e lettori e misura così la temperatura dei cittadini.

Quindi in questo momento la città vuole che si riprenda a parlare, vuole che le forze politiche indichino con precisione cosa fare sul territorio, quali siano le priorità, non che si apra lo sterile ennesimo ping pong alla ricerca di un candidato sindaco anonimo ma presentabile.

L'Impronta periodico intende confrontarsi con tutti quelli che avranno voglia di parlare con noi dando puntuale resoconto degli incontri sul giornale, riassumendo le proposte che emergeranno, le volontà, le idee ed anche naturalmente chi eviterà il confronto. Offriremo questi rapporti alla cittadinanza con la volontà di mostrare alla luce del sole il percorso per arrivare alle elezioni, non come vuole l'abitudine solo nelle stanze delle segreterie dei partiti.





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