Ci guardano con la faccia delusa di chi non si aspettava di lasciare in mano un mondo ad una generazione come i giovani di oggi. Dicono: “questo è il futuro”, lamentandosi di quanto poco i giovani siano protagonisti delle proprie vite.
Credono che le nostre vite siano solo online, tra un like e l'altro, e che l'odore della pioggia non lo riconosca più nessuno.
Certo, a volte è proprio difficile dar contro a queste persone; qualche giovane si impegna proprio a confermare queste idee.
Ma di altri se ne vedono, se ne vedono eccome.
Se da un lato, le critiche verso questa generazione sono azzeccate, dall'altro vanno a colpire quei giovani che invece l'impegno lo mettono in ogni singolo gesto quotidiano e che vogliono migliorare qualche pezzo di mondo che bene non gli stà.
Il pezzo di mondo che mi riguarda è Peschiera Borromeo.
ll comune che subisce l'eterna etichetta della “periferia di Milano” ma che in realtà potrebbe prendere molta più personalità e carattere viste le enormi possibilità di miglioramento che presenta.
Sarebbe entusiasmante vivere in un comune che crede e che investe nella crescita personale di giovani.
Come anticipato a Marco Malinverno nell'incontro del 28 ottobre, ai giovani non servono luoghi di aggregazione perché quelli si trovano ovunque e sempre. Ai giovani servono dei luoghi in cui spaziare con la mente, dove il confronto è l'ingrediente quotidiano per la crescita personale.
Ad esempio, potrebbe rispecchiare queste caratteristiche, una biblioteca che permetta ai giovani di utilizzare le ultime tecnologie in modo da unire vecchia e nuova comunicazione. Uno spazio che non sia scomodo da raggiungere, con ampie fasce di orario, e che permetta di bere un the caldo d'inverno tra una pausa e l'altra di chissà quale manuale universitario. In questo modo la biblioteca non sarebbe solo un edificio spoglio in cui leggere o prendere in prestito dei libri; diventerebbe un presupposto per incontrarsi e discutere, conoscere e sperimentare idee.
Sarebbe necessario, inoltre, uno spazio che incentivi i ragazzi a buttarsi nel mondo dell' imprenditoria; una sorta di incubatore aziendale, all'interno del quale si possano simulare strategie di entrata all'interno del mercato; diminuendo quindi i dubbi che caratterizzano i primi passi verso l'impresa. Peschiera Borromeo sta subendo la presenza del centro commerciale; degli imprenditori locali ce ne si sta dimenticando. Bisognerebbe incentivare l'imprenditoria locale e permettere a questi imprenditori di avere una prospettiva futura basata sui giovani.
Tutto questo sarebbe molto bello e pensare che si può anche fare.
Il problema che sta alla base è un circolo di generazioni che si puntano il dito a vicenda.
Di fatti, i giovani dovrebbero smettere di lamentarsi del mondo che gli adulti ci stanno lasciando. Gli adulti, da parte loro, dovrebbero credere di più nei giovani e incentivare un cambiamento che possa permettere un reale miglioramento.
Greta Conca
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