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PESCHIERA: LA CENSURA NON È MAI ACCETTABILE!

Eh si, ci devono essere dei virus che girano per il palazzo del comune, nascosti nei cassetti, infiltrati nelle pratiche, dentro alle delibere.

Alcuni sintomi erano stati riscontrati con la precedente amministrazione, una evidente impossibilità di accettare le critiche se pur giustificate, l' episodio più clamoroso, come ricorderete fu l'utilizzare la Polizia Locale per rintuzzare pensieri negativi verso l' amministrazione ed in particolare il sindaco Molinari. Inutile dire che l'utilizzo della divisa è sempre un deterrente verso ogni forma di contestazione ma in questo caso ingiustificato.

Comunque con le ultime elezioni c'è stato un cambio di rotta, ha vinto il centro destra (grazie ai voti della sinistra ma di questo si fa finta di niente), si pensava quindi ad una evoluzione del pensiero, verso un riformismo liberale che liberasse la città dagli avanzi del socialismo reale.

Quindi persone di spessore che volessero fare la “storia” di Peschiera consci che l'uomo è libero nel momento in cui fa la storia come scrisse Hegel, persone che fossero disposte a dialogo, al confronto perché come dice Orwell “Se la libertà significa qualcosa, è il diritto di dire alla gente quel che non vuole, sentirsi dire”. Ma già dall' inizio, i comportamenti di alcuni tra i nuovi eletti lasciarono intuire, come già scrisse

L'Impronta, la presenza della sindrome di Kruger cioè quella distorsione cognitiva in base alla quale individui poco esperti e competenti tendono a sopravvalutarsi tanto da considerare se stessi superiori agli altri.

Purtroppo negli ultimi giorni il disturbo si è aggravato, è stato approvato un regolamento per la gestione del periodico comunale che, all'art. 7 comma C - SPAZIO PER I GRUPPI CONSILIARI limita l'attività di chi interviene mantenendo i principi di rispetto e correttezza ( e su questo siamo d' accordo) ma, evidentemente, lasciando a qualcuno, non si sa a chi, individuato come, la possibilità di stabilire motu proprio dove viene superato il limite, limite che nessuno ha indicato e che comunque non può essere soggetto all'umore, al pensiero, alle scelte di una persona.

Lo spunto ci viene dato dalla richiesta di redarre un breve pezzo a Marco Malinverno in quanto consigliere di minoranza, pezzo poi respinto per il contenuto che, non contenendo nessun insulto o riferimento a persona, viene bocciato in quanto contiene una critica nei confronti dell' amministrazione accusata di aver scelto di impiegare 4.5 milioni per un palazzetto dello sport anziché verso obiettivi che Malinverno ritiene più urgenti ed importanti.

Questo modo di agire, in tutto il mondo si chiama censura. Ed è una vergogna, sopra tutto perché viene dalle file di chi la censura la combattè con forza , diceva Almirante “La Destra o è libertà o non è”, e libertà significa dire quello che si pensa, senza insultare ma pensare di mettere un freno al diritto di critica non deve appartenere all'Italia del terzo millennio, lasciamolo alla Corea di Kim e all'Iran come Repubblica Islamica.

Lo diciamo convinti i cittadini di Peschiera non meritano la censura su un giornalino comunale , i consiglieri comunali di maggioranza come di opposizione, se hanno la spina dorsale, si rifiutino di scrivere in presenza di questo vergognoso legaccio, l'Assessore alla partita rifletta sul proprio ruolo e se non ha lo spessore per dimettersi almeno si adoperi perché il futuro non veda pagine simili a questa.


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