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PESCHIERA BORROMEO E MEDIGLIA Parliamo di MOBILITA’


Da una recente indagine svolta da L'Impronta sulle “cose” da migliorare sia a Peschiera Borromeo che a Mediglia è emersa a maggioranza La mobilità.

Allora iniziamo col dire che noi per mobilità intendiamo sempre ( e con noi speriamo anche i due comuni) mobilità sostenibile, cioè un sistema di mobilità urbana in grado di affrontare gli impatti ambientali, economici e sociali.

In pratica dobbiamo affrontare e diminuire l'impatto dovuto a inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, traffico, incidentalità, costo degli spostamenti. Le amministrazioni pubbliche sono i principali responsabili della promozione e dell' organizzazione di una mobilità sostenibile.

E' evidente che in territori divisi in più frazioni l' interconnessione tra le frazioni stesse è fondamentale, sono quindi indispensabili specifici strumenti di pianificazione come ad esempio il Piano Urbano della Mobilità.

Questo deve necessariamente dare attenzione e risalto alle questioni sociali relative alla mobilità che sono essenzialmente:

1) le persone anziane, che per raggiungere negozi, farmacie, centri clinico ospedalieri, banche, ufficio postale devono essere messe in condizione di essere autonomi e agevolati senza dover ricorrere a sprecare energie e risorse economiche.

2) gli scolari, agevolando dove è possibile una mobilità pedonale che escluda le barriere architettoniche con percorsi sicuri casa scuola, non dimentichiamo che l' accompagnare a scuola i bambini col mezzo privato è una delle forme più rilevanti di inquinamento e traffico.

Essendo poi i nostri comuni nella fascia della grande Milano sono indispensabili collegamenti frequenti e facili con il capoluogo.

Sempre su segnalazione dei nostri concittadini abbiamo preso buona nota e ci siamo informati su alcuni aspetti. Iniziamo con le rotatorie o rotonde, questa funzionano come alternativa all'incrocio con semaforo rispetto al quale dovrebbero essere più sicure. Sembra infatti che con i criteri di precedenza all'interno dell' anello si riduca l' incidentalità, si riducono i tempi di attesa, la velocità ridotta ma costante diminuisce l'inquinamento acustico ed atmosferico.

Tutto ciò ha un evidente valore sopra tutto nelle città, in quanto nei centri minori bisogna affrontare altri problemi. Il primo è rappresentato dagli incidenti che non di rado sono causati da impropri elementi di arredo.

Vediamo di capirci, l'elemento di arredo in una rotonda non deve costituire un pericolo per la sicurezza, quindi deve essere chiaramente visibile e la forma ed il materiale usato non deve essere pericoloso.

Ad esempio una opera d'arte non è proibita ma deve essere rialzata da terra non con mattoni o altri elementi pesanti ma una pendenza naturale : terra, piante, fiori, in modo da evitare danni nel malaugurato caso di incidente. Ecco perché gli elementi non devono presentare, spigoli o sporgenze o essere a raso con ostacoli fissi.

In pratica alcune rotonde a Peschiera, indubbiamente belle a vedersi, presentano un evidente aspetto di pericolosità, immaginiamo se in una sera nebbiosa (cosa frequente) un motociclo dovesse non vedere la rotatoria ed abbattersi sulle sagome riportanti il nome della città! La raccomandazione principale del Ministro è sempre: evitare la collisione con l'opera d'arte ubicata al centro della rotatoria.

A Peschiera c'è addirittura una fontana, sempre a raso che, pur apprezzabile per i giochi d'acqua non può rappresentare un vanto dal punto di vista della sicurezza.

Altro aspetto importante nella gestione delle rotonde è quello dei passaggi pedonali perché se è vero che dovrebbero rendere il traffico regolare quindi più scorrevole, le rotonde non devono e non possono penalizzare gli attraversamenti pedonali, notiamo che a Peschiera come Mediglia l'approccio alla rotatorie è a velocità “allegra” ma, pur in mancanza di semaforo deve essere garantito a ciclisti e pedoni, quindi gli utenti più deboli, l' attraversamento in totale sicurezza.

Un rilievo che ci giunge da alcune lettere dei cittadini riguarda i parcheggi nella zona della Galleria Borromea, infatti in questa area (la Galleria la citiamo solo per riferimenti geografici non perché abbia responsabilità in quel che descriviamo), in questa area, dicevamo, stazionano sia di giorno che di notte mezzi pesanti, bisonti della strada, TIR.

La questione è che tengono i motori accesi, d'estate per avere aria fresca, d'inverno per il motivo opposto.

Chiaramente l'aria diventa irrespirabile e il Codice della Strada art. 157 comma 7 bis proprio per questo prevede una sanzione motivandola con la necessità di proteggere l’ ambiente e l' ammontare arriva a 432 euro. Sarebbe compito della Polizia Locale compiere qualche intervento e sarebbe compito dell' amministrazione verificare la necessità o meno di dotare la città di un parcheggio per mezzi pesanti.

Sappiamo che guidare per ore e ore rappresenta una fatica vera e propria e il poter rifiatare è un requisito fondamentale per chi deve anche evitare situazioni di pericolo dovute a sonno o stanchezza. Un parcheggio dovrebbe quindi avere tutti i requisiti: strutture igienico sanitarie, e sistemi di sicurezza, si perché ogni anno in Europa si verificano 90.000 attacchi per furti a mezzi pesanti , quindi un parcheggio notturno casuale, non attrezzato in zone periferiche significa anche favorire l' arrivo di delinquenza, cosa di cui non si sente proprio il bisogno.


A proposito di mezzi pesanti, a Mediglia giova ricordare per l' ennesima volta, nel totale disinteresse dell' amministrazione, che la frazione di Robbiano è costantemente invasa da mezzi pesanti da e per la cava, inutile ora riprendere tutte le polemiche che hanno riguardato la cava, i livelli incontrollati di estrazione, le altre lavorazioni più o meno autorizzate, ma il livello di pericolosità agli stabili causati dalle vibrazioni del terreno prodotte dal peso e dalla velocità dei camion, la circolazione e la incolumità dei cittadini sono sempre e costantemente all'ordine del giorno.

Teniamo conto che l' Amministrazione di Mediglia ha ritenuto di realizzare una zona a Traffico Limitato (ZTL) che interessa diverse vie nella zona di Bustighera e Triginto motivando con “gli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull' ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale del territorio”. In pratica le stesse cose e motivazioni che chiedono gli abitanti di Robbiano che a quanto pare non godono degli stessi diritti dei loro concittadini.

Ma sullo stesso argomento passiamo a Peschiera, sappiamo che la Savino Del Bene, importante azienda di logistica, ha comunicato di avere concluso la trattativa per la nascita di un nuovo hub a Peschiera Borromeo.

L'impianto fungerà da punto di riferimento per tutta l'area del nord Italia perché, come dice la stessa azienda “interessata in questi anni da una importante crescita nei volumi e che in particolare si concentrerà sulle attività dei settori food e pharma”.

Sia chiaro, il fatto che Peschiera sia stata individuata come base ideale per lo sviluppo dell' attività è cosa che può fare piacere, sopra tutto se significherà anche uno sviluppo di opportunità di lavoro.

Tuttavia non ci si può esimere dal pensare che questa nuova dimensione della Savino Del Bene comporterà un netto incremento del traffico su Peschiera, con tutto quello che ne consegue.

Questo grande progetto significa quindi che Peschiera diventerà il centro operativo di un grande numero di mezzi che andranno a riempire e poi svuotare i 14.000 metri quadri di magazzino previsti nella nuova struttura. Ovviamente l'idea desta da una parte interesse ma dall'altra anche preoccupazione, almeno a giudicare dalle lettere e mail che ci giungono in redazione. Nell'interesse della popolazione sarebbe utile avere maggiori informazioni che

L'impronta cercherà di procurarsi, ma anche da parte del Comune, che sicuramente sarà stato coinvolto nelle trattative, sarebbe utile avere dichiarazioni in merito.


Ogni tanto, per fortuna, arriva anche qualche notizia positiva, alla fine di novembre sarà inaugurata la nuova linea della metropolitana di Milano con fermata a Linate aeroporto.

La stazione di Linate è una delle principali porte di accesso a Milano e rappresenta uno dei nodi di interscambio potenzialmente più importanti, la sua collocazione permette di accogliere i flussi di utenza provenienti dall'aeroporto, da tutta la vasta area di traffico dell'est che, grazie ai numerosi parcheggi, potrebbe accedere alla città con la metropolitana. In questo discorso diventano di rilevante importanza i sistemi di collegamento tra i comuni dell'est Milano con Linate. Quindi la domanda che tutti ci poniamo è: Peschiera e Mediglia sono pronte ed organizzate per collegarsi con Linate? Partendo da Mediglia i mezzi suggeriti per raggiungere Linate sono le linee 66, 73 e 45 degli autobus in certi casi combinate tra loro e con il treno.

Nella migliore delle ipotesi per arrivare da Mediglia a Linate servo 40 minuti nella peggiore superiamo una ora di viaggio. Da Peschiera non va certo meglio, anche qui serve una combinazione di mezzi pubblici, 66 e 73 bus, 27 tram un pochino a piedi e se tutto va bene servono oltre 40 minuti per colmare una distanza veramente minima.

Sembra di capire che dovendo affrontare un primo viaggio di quasi 1 ora per poi prendere la metropolitana ed entrare in città molti si sentiranno scoraggiati, allora qualcuno potrebbe prendere l'auto e coprire più velocemente la distanza con Linate per poi parcheggiare e prendere la metrò, però a questo punto inciderebbe il costo del parcheggio giornaliero.

Senza contare l'incremento del traffico sulle strade in zona aeroporto. L'ideale sarebbe quindi un collegamento diretto tra i nostri comuni e Linate.

Qualcuno ci ha pensato? E' stato aperto un tavolo tra comuni e ATM? Si è pensato ad una estensione del servizio “a chiamata” che al momento collega con la linea 3 a San Donato? E' stata studiata per tempo questa opportunità?

Abbiamo una idea di quante persone, per lavoro, scuola, visite mediche, congiungimento parenti, potrebbero essere interessate?

Attendiamo risposte, su questo argomento potete considerare L'Impronta una bacheca sulla quale ognuno può scrivere, suggerire, chiedere. Ma qualcuno dovrebbe anche rispondere.

Massimo Turci





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