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Parliamo di... GIOVANI e STAGE

improntaredazione

Si parla sempre di giovani e lavoro, di quanto sia importante trovare formule che, terminati gli studi, consentano di affacciarsi al mondo del lavoro.

Bene, allora vorrei portare all'attenzione di tutti la situazione dei giovani e lo stage. Da anni le aziende abusano dei contratti di stage in quanto servono per utilizzare mano d'opera a basso costo. L'idea originaria era di fornire ai giovani uno strumento per farsi conoscere dalle aziende e fare pratica, con la speranza che quella azienda, una volta conosciuto il giovane ed averlo visto all'opera nel suo ambiente, a contatto con i colleghi, decidesse di proporgli un contratto. Alla fine uno stagista su dieci è assunto, la maggior parte si vede proporre un nuovo rapporto in stage, qualche contratto precario, lavori mal retribuiti. Ma quanto vale il lavoro in stage?

Non una retribuzione vera e propria, certo, ma oggi si passa dallo zero assoluto (una vergogna) ad una retribuzione di 500 euro mensili come rimborso spese.

Questi ultimi sono accettabili se hai una prospettiva, ma se rimbalzi da uno stage all'altro di solito semestrale, senza sbocchi come puoi pensare di costruirti il futuro? Senza contare che il giovane in stage deve esser appoggiato finanziariamente dalla famiglia per mantenerlo in un sistema precario che non gli consente di vivere emancipato. Insomma lo stage non deve e non può essere un sistema per usufruire di mano d'opera, spesso in sostituzione di lavoratori dipendenti, né può essere ripetuto più volte negli anni.

L'associazione culturale L'Impronta, esaminata la materia, propone:

1) Una legge che stabilisca una sola tipologia di stage, attivabile entro un periodo fisso dal titolo di studio (1 anno massimo), ripetibile una sola volta con una retribuzione dignitosa e le tutele del caso.

2) La ripresa del contratto di apprendistato, più flessibilità, incentivi e sgravi per le aziende che utilizzano questo contratto, considerando sempre che per sua natura il contratto di apprendistato oltre al lavoro prevede di proseguire la formazione. Al termine di questo contratto incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato.

Entrare nel mondo del lavoro non deve esser un calvario, ma una possibilità di assicurarsi un domani.

Giulia Mannarelli

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