Scusate l'abuso nel richiamo della famosa frase del Vangelo, ma è effettivamente rilevante comprendere che il problema del sostegno e dello sviluppo dello sport e delle attività sportive nel nostro Comune non può essere circoscritto solo all'ambito delle infrastrutture. La decisione della giunta Moretti di finalizzare 4,5 milioni di euro per la creazione di un palazzetto dello sport e di altre strutture all'aperto nella zona dell'ex Peschierello a Mezzate, non risponde al problema attuale del sostegno e dello sviluppo delle attività sportive sul nostro territorio, o almeno è una soluzione parziale che apre diversi aspetti finanziari e gestionali di notevole rilievo per il futuro. Infatti, che cosa è venuto a mancare in questi anni nell'ambito sportivo in generale? L'abbandono delle strutture e dei campi sportivi è semplicemente la conseguenza del venir meno di un tessuto di soggetti e persone che potessero dare vita a sistemi associativi e relazionali finalizzati alla pratica sportiva. Il problema principale è pertanto quello di sostenere e incentivare soggetti ed energie locali disponibili a sviluppare attività sportive. In questo ambito il Comune dovrebbe innanzitutto coinvolgere la Consulta dello Sport e avviare una serie di iniziative a supporto quali:
1. azioni di formazione sugli aspetti legali e fiscali della gestione associativa per favorire, nel rispetto delle normative vigenti, la piena autonomia e responsabilità degli organi direttivi delle singole associazioni;
2. apposite campagne che favoriscano la partecipazione dei giovani alle attività e alla gestione delle associazioni, aiutando le associazioni a far conoscere le loro finalità e ad essere più vicine ai cittadini;
3. azioni informative e formative per accrescere la capacità di lavorare per progetti, con obiettivi dettagliati, misurabili, raggiungibili, realistici e dotati di vincoli temporali;
4. supporto alle associazioni per sviluppare la capacità di reperire finanziamenti ed attivare progetti che accrescano le opportunità di erogare servizi ai cittadini.
Sul piano dell'offerta di strutture, impianti e servizi per lo sport alcuni impianti, come quello di Monasterolo, vanno ripensati, riqualificati e ristrutturati anche per nuove attività sportive. Il sistema della convenzione con soggetti privati, aziende, privato sociale e associazioni può essere perseguito dentro una strategia che aggiunga valore e vantaggio per entrambe le parti, che consenta di migliorare l'offerta per la fruizione sportiva e la copertura totale dei costi di gestione e manutenzione. In questo ambito il Comune può farsi promotore di progetti con finanziamenti a fondo perduto o con finanziamenti a tasso zero qualificando gli impianti sportivi con investimenti di efficientamento energetico (pompe di calore, fotovoltaico, etc.) e lasciando ai soggetti convenzionati l'onere della gestione e delle manutenzioni ordinarie.
Tutte le politiche per incentivare la pratica sportiva devono essere partecipate e condivise attraverso il coinvolgimento costante di scuole, associazioni, organizzazioni sportive ed eventuali privati (per esempio il Piccolo Circo dei Sogni o le palestre). Le istituzioni scolastiche, in particolare, devono essere un veicolo di partecipazione e di conoscenza di quanto offre il territorio. L'iniziazione ai vari sport possibili è un interesse non solo per l'educazione fisica, ma anche per il futuro attivo e per la salute psicofisica dei nostri giovani.
Ancora più importante è la collaborazione per favorire, dove possibile, attività sportive per le persone con disabilità. Molte attività sportive praticate dai cittadini, senza limitazione di genere o di età, si svolgono all'aperto, anche fuori da strutture propriamente definite: bisogna facilitare e incoraggiare l'uso di tutti gli spazi come i percorsi per la corsa/fitness, ma anche i campi di calcetto, basket, pallavolo, tennis, tennis da tavolo e altro. Questo può essere realizzato, in collaborazione con le associazioni sportive e locali, con giornate di animazione itineranti che ne favoriscano la conoscenza e con un' informazione puntuale grazie ai mezzi a disposizione del Comune (per esempio la pubblicazione su stampa e sul sito di mappe illustrate di “anelli” per la corsa/passeggiata o per gite ciclo-turistiche in sicurezza per le famiglie). Lo sport deve anche essere una modalità di uso benefico e rispettoso dell'ambiente naturale che è al centro delle nostre attenzioni. di Marco Malinverno
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