Di Palma che per anni è stato valido consigliere di opposizione, quello che si batteva per la libertà di parola, la dignità dei consiglieri, per il rispetto del Consiglio Comunale come espressione dei cittadini, che fine ha fatto? Perché la versione Di Palma 2.0 cioè da quando è diventato Presidente del Consiglio Comunale è decisamente diversa, toglie la parola a seconda dell’umore, da interpretazioni casuali del regolamento, la gestione dell’aula sembra più improntata a non scontentare chi sta al governo della città piuttosto che salvaguardare i diritti. Quindi che è successo? Si sa che il nostro aveva ambizione di candidarsi sindaco, ma la cosa non ha avuto storia, poi pensava di fare l’assessore, ma lui e Forza Italia sono stati gentilmente messi alla porta, come soluzione ha avuto la presidenza del Consiglio Comunale e, come dicono nella sua maggioranza, ha avuto uno stipendio, un ufficio cos’altro vuole? Ecco forse questi fatti lo hanno spinto ad avere atteggiamenti di sopportazione quasi canzonatori nei confronti dei consiglieri non omologati al suo pensiero, peccato. Peccato anche che gli altri consiglieri presenti, maggioranza o minoranza non importa, non abbiano sentito il dovere di intervenire per garantire la legittimità o meglio l’illegittimità di certi comportamenti. Attenzione non è cosa di poco conto, il Consiglio è la città, la voce dei cittadini, il pensiero degli abitanti, già le riunioni sembrano prive di quella verve dialettica, del gusto del dibattito che sarebbe proprio della politica, speriamo di non ritrovarci, come negli ultimi anni, con un consiglio passacarte della maggioranza e questa vocazione antidemocratica di stoppare chi con carattere da voce al proprio pensiero e non deve importare se non è allineato.
improntaredazione
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