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LE STRADE DEL VINO STRADA DEL VINO DI VALCALEPIO

Siamo sempre nelle terre di Lombardia ed il nostro scopo è percorrere una nuova strada del vino, questo mese siamo in Valcalepio, quindi nella Bergamasca.

Più esattamente un territorio collinare nella parte orientale della provincia di Bergamo, esattamente il territorio noto come Valcalepio inizia dal lago di Iseo e si avvicina a quello di Como mantenendosi alla destra del fiume Oglio. Una estensione di circa 60 km per una profondità di 6 km circa. Il vino DOC di queste zone proviene da uve coltivate su circa 300 ettari posti ad altitudini differenziate arrivando a circa 600 metri sul livello del mare. La Strada del Vino si snoda su tre itinerari: itinerario rosso I Conventi. Itinerario verde Le Colline. Itinerario blu, I laghi.


ITINERARIO ROSSO

Lasciata l'autostrada A4 a Capriate proseguite sino a Sotto il Monte Giovanni XXIII, qui fermata d'obbligo per visitare la casa natale di Papa Giovanni, il santuario ed il museo, poi seguendo una mulattiera si arriva a piedi in 15 minuti alla Madonna delle Caneve ed alla torre di San Giovanni, da qui si può ammirare il panorama e, la domenica, fermarsi in un punto ristoro gestito dagli Alpini. Non dimentichiamo la abbazia di S. Egidio gioiello romanico del x secolo, singolare in questo edificio la tomba di Santa Teoperga moglie del Re dei Franchi Lotario risalente al 1400 circa.

Da qui si può scendere sino a Villa Traversi proseguendo poi per Mapello e Ambivere. In zona Pontida, troviamo il celebre Monastero di San Giacomo Maggiore, Abbazia Benedettina di grandi dimensioni, ricca di storia arte e architettura ancora oggi visitabile. Da qui ripercorrendo la statale in direzione Bergamo dopo 4 km. si gira verso Barzana e Almenno S. Bartolomeo dove, sulla sponda del torrente Tornago, troverete la più suggestiva costruzione romanica della Lombardia il tempio di S. Tomè. Questa costruzione appare isolata come un miraggio e vi si accede tramite una stradina seminascosta, luogo mistico e affascinante le cui origini risalgono a poco prima dell'anno mille poi, nei secoli, ebbe trasformazioni e passaggi di proprietà, da convento a casa colonica, da luogo di fervente fede religiosa al completo abbandono. Oggi abbiamo una struttura suggestiva, unica dove gli archi, le nicchie le scale ed i giochi di luce creano mirabili effetti decorativi.


ITINERARIO VERDE

Arrivati a Bergamo prima di iniziare il percorso consigliamo almeno una visita alla città alta, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni, la Cattedrale di Sant' Alessandro, la casa natale di Donizetti o anche solamente un caffè nella Piazza Vecchia perché Bergamo merita molto di più di una visita fugace. Fatto questo uscite dalla città e dirigetevi verso Scanzorosciate , Villa Serio e Torre de' Roveri, da qui si sale al Colle della Pasta, sono circa 2 km con un dislivello di meno di 200 metri, questo è uno degli itinerari più frequentati sia a piedi che in bicicletta anche per le bellezze naturali che si incontrano.

Qui troviamo anche la Chiesetta di Santa Croce che prende il nome dalla reliquia che contiene, luogo senza tempo collegato alla famosa Villa Frizzoni. Da qui si scende per Cenate Sopra dove è possibile visitare la riserva naturale di Valpredina gestita dal WWF.

Qui è ospitato un famoso centro di recupero per animali selvatici e migliaia di animali ogni anno trovano qui rifugio e salvezza, parliamo di animali tenuti prigionieri per scopi fuori dalla legge, o semplicemente malati o vittime di bracconieri. Dopo questa interessante visita si procede per S. Paolo d'Argon dove si può visitare il Monastero Benedettino e la chiesetta romanica di San Pietro delle Passere, posta in posizione suggestiva risale al 1100 e contiene tuttora affreschi del 1500.

Ottimi i prodotti vinicoli di questa zona, addirittura con uve Merlot e Cabernet Sauvignon si crea il vino denominato proprio San Pietro delle Passere. Da qui verso Trescore Balneario per ammirare Villa Suardi , piccolo e suggestivo castello con torre merlata che si erge nel borgo. Ancora oggi le splendide sale decorate ed il parco secolare fanno di questa villa la “location” ideale per matrimoni e feste di sicura riuscita.

Annesso alla Villa anche l'Oratorio di santa Barbara che contiene il prezioso affresco del Cristo delle Vigne di Lorenzo Lotto. Proseguendo verso Gorlago e Carobbio degli Angeli si arriva al Castello degli Angeli, dimora storica perfettamente conservata, spazi senza confini tra i vigneti, meditazione e riflessione nel chiostro, possibilità di soggiornare assaggiando i preziosi vini locali.


ITINERARIO BLU

Questa volta si consiglia l'uscita dell' autostrada a Ponte Oglio per poi andare verso Sarnico e Castelli Calepio. Qui troviamo il castello dei Conti Calepio, il Palazzo Carolingio la chiesa di San Lorenzo e il borgo medioevale. Le origini dell'abitato risalgono ai tempi dei romani, ma è nel Medioevo che acquisisce fama. Tra le varie vicissitudini gli scontri tra Ducato di Milano e Repubblica di Venezia, ma al di la delle guerre è importante ricordare che qui nasce il primo dizionario multilingue della storia, ad opera di Ambrogio di Calepio, dizionario noto ancor oggi come Calepino.

Mirabile la cinta muraria ad uso difensivo, ma all' interno la splendida cappella che raccoglie le spoglie mortali di San Celestino Martire. Nel cortile la statua del fondatore del castello. A pochi passi altre due torri fortificate e la chiesa di San Lorenzo che contiene pregevoli opere di pittura di Gian Paolo Cavagna e Jacopo Palma il giovane.

Proseguendo per Credaro una breve sosta alla chiesa di San Giorgio che custodisce gli affreschi di Lorenzo Lotto, avanti verso Castel Montecchio e Castel Trebecco e ora Sarnico perla del Sebino importante centro commerciale rinomato per due magnifiche ville in stile Liberty, nella zona esattamente ad Adrada S. Martino insediamenti preistorici . Ora procediamo verso Foresto Sparso dove troviamo il Santuario di San Giovanni delle Formiche ove trovavasi anche un monastero ora trasformato in location per matrimoni con la particolarità di una piscina a raso riscaldata. Per finire Grumello del Monte con il castello Gonzaga, possente maniero ad uso difensivo al centro delle diatribe tra Ducato di Milano e Repubblica di Venezia, fu anche dimora di Bartolomeo Colleoni.


I VINI

Perché va bene gli itinerari culturali ma ora tocca ai vini, la Valcalepio terra buona e dolce conosciuta già dagli antichi come terreno fertile, ce la illustra Marangoni “il vino risulta dal matrimonio tra ambiente e capacità umana, la collina bergamasca ed il suo viticultore non potevano quindi che generare vini come il Valcalepio e il Moscato di Scanzo”. Quindi che uve troviamo? Merlot, Barbera, Incrocio Terzi, Marzemino Gentile, Schiava Grossa. Poi i tradizionali, Moscato di Scanzo per i passiti, Bacca Nera (Merlot e Cabernet) e Bacca Bianca (Chardonnay, Pinot Bianco e Grigio).


PIATTO TIPICO

Certamente non potevamo elencare i tanti succulenti piatti della cucina bergamasca, allora ecco una sola ricetta ma che riguarda anche il vino:

Guanciale al Valcalepio, servirà una dose abbondante di guanciale di vitello che sarà infarinata e soffritta dolcemente nel burro, si aggiunge poi la bronuoise (cioè sedano carote cipolle ginepro tagliate a dadini) mentre rosola e si cucina lentamente aggiungere il Valcalepio in quantità generosa, dopo una lunga cottura si porterà a tavola accompagnato dalla classica polenta ma fatta con mais rostrato della Presolana , mais di montagna macinato a pietra.

Massimo Turci


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