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LA PESCHIERA DI DOMANI: CRONACA DI UNA SERATA

Forse finalmente si è aperta una nuova era della storia politica di Peschiera Borromeo: si è tornati a parlare in pubblico, amministratori e cittadini, lontani dalle campagne elettorali, senza chiedere voti ma con la necessità di capire.

L'iniziativa organizzata dall’ Impronta ha avuto un buon successo di pubblico, tra le luci soffuse della sala presso la “barca rovesciata” si sono presentati Claudia Bianchi, Andrea D'Orazio, Silvio Chiapella, Marco Malinverno, tutti facenti parte della minoranza in Consiglio Comunale, per la maggioranza sono pervenuti i saluti di Stefania Accosa (indisposta) e Daniele Pinna (assente per motivi di lavoro), nessun intervento da Assessori o consiglieri del centro destra, presenti in sala tra gli altri i Consiglieri Antonio Leone, Moreno Mazzola, Gianni Carella. A nome dell'Impronta ha aperto i lavori Massimo Turci spiegando come “…la serata nasca dalla necessità di chiarire alcuni aspetti della vita politica di Peschiera ma soprattutto dalla necessità di tornare a parlare di fronte ai cittadini, senza filtri né timori, purtroppo una parte importante dello scenario politico non ha potuto o non ha voluto partecipare, peccato perché serate come questa dove ci si può misurare e confrontare liberamente sono il sale della politica. In ogni caso la sensazione è che Peschiera sia una città ferma da anni e non è un problema del colore delle forze politiche chiamate a governare la città. Nessuno ha vinto questo torpore amministrativo mancano quindi le decisioni sulle questioni importanti, manca una visione del futuro, mancano le scelte di fondo sul come si immagina, come si vede, come si vuole la città”. Nel giro degli interventi ha preso la parola Claudia Bianchi segretaria del PD tracciando il percorso politico amministrativo negli ultimi anni in particolare si è soffermata “sull' importanza di raccogliere le segnalazioni, le istanze dei cittadini che abbiamo trasformato in mozioni, cioè inviti a questa maggioranza a svolgere azioni mirate sul territorio, le frazioni di Linate e Canzo, ad esempio, sono state oggetto di mozioni a cui non è stata riservata la giusta attenzione, come quella, secondo noi di grande importanza relativa ai disagi ed alle preoccupazioni degli abitanti presso gli immobili del Pio Albergo Trivulzio. Ma merita un accento particolare la questione del Piano Generale del Territorio, documento vitale per la vita della città che è stato oggetto di scambio tra il centro destra e Peschiera Riparte per ottenere i voti di questi ultimi a favore della candidatura di Augusto Moretti”. Bianchi ha concluso sollecitando l'attuale amministrazione ha presentare alla città la sua idea di piano del territorio così da poter aprire un dibattito. Ha preso poi la parola Orazio D'andrea già assessore nella giunta Molinari “…prima di parlare di futuro bisogna riconoscere che questa città è in affanno, con una amministrazione in disarmo e questo riguarda sia la maggioranza che la minoranza e purtroppo anche gli uffici. Paghiamo inoltre l'attività dei Comuni vicini, basti pensare a San Donato dove con il possibile arrivo dello stadio del Milan si potrà pensare ed avere le risorse per una città nuova, moderna con i servizi necessari. Così come Segrate con il nuovo mega centro commerciale, Peschiera rimane stretta in una morsa immaginando operazioni di spessore ma inutili come il palazzetto dello sport senza sapere che tipo di città vorremmo essere, senza fare una attenta analisi dei dati per avere una idea precisa di ciò che serve, di ciò che è indispensabile ma, soprattutto, avendo chiaro che non ci sono le capacità politiche ed intellettuali per dare la giusta svolta”. D'Orazio ha concluso ricordando quante persone si sono a lui rivolte rammaricandosi per avere dato il proprio voto per poi scoprire una alleanza innaturale e mai dichiarata correttamente in vista del voto di ballottaggio.

E' stata poi la volta di Silvio Chiapella storico assessore ed ora rappresentante di Italia Viva che si è soffermato sulle questioni in sospeso “…prima di pensare al futuro bisogna avere la consapevolezza che per pensare e progettare una città diversa e migliore bisogna avere le risorse necessarie da investire, quindi il primo passo, facile ed immediato sarebbe andare a chiedere ed incassare quei soldi, e sono tanti, che per legge spettano alla città. Penso agli introiti rivenienti dal Piano Integrato di Intervento di Bellaria e sono 2/3 milioni di euro, mentre altri 1,5/2 milioni possono arrivare dal Centro Commerciale, altri dalla situazione dell' Innovation Camp di San Bovio per circa 3 milioni e ancora l'ex ristorante Bistrot fermo da anni, una risorsa non sfruttata, per non parlare della situazione centri sportivi che da quando si è pomposamente proclamata Peschiera Borromeo città dello sport abbiamo assistito ad uno stop completo. Fatte queste operazioni, come dicevamo facili alla portata di tutti quelli che hanno la volontà di muoversi, bisogna ritrovare nelle persone che intendono proporsi per amministrare la città quella sana passione che fa la differenza tra l' amministratore di condominio e chi si propone per governare. Persone dotate di consapevolezza dei propri mezzi, persone che abbiano la voglia e la volontà di decidere ma attualmente il panorama sembra purtroppo molto desolante…” . L'ultimo intervento assegnato a Marco Malinverno già sindaco per due mandati, recentemente candidato sconfitto proprio a causa di quel patto segreto stilato prima dell'ultimo ballottaggio tra il centro destra e Peschiera Riparte tenuto celato ai cittadini. “…non si può governare senza avere una visione della città, e deve essere una visione che abbraccia tutte le necessità dei cittadini, che riguarda quindi il sistema infrastrutturale e quello dei servizi, che tenga conto degli anziani ed anche dei giovani, una visione che illustri ai cittadini che idea di città si vuole per il futuro, una città che sia comunità dove la mobilità ed i trasporti siano in grado di collegare le frazioni sviluppando così un sistema di socialità, per arrivare a questi risultati serve la capacità di prendere decisioni, partendo dalle più semplici ad esempio Bellaria dove ora, sgomberato il terreno da supposizioni, analisi, problemi, carte bollate si può solo decidere di completare le opere necessarie, il problema è trovare chi ha la volontà di decidere. Trovare anche chi vuole cogliere le opportunità, la Mapei è sicuramente una opportunità che non si può ignorare se si vuole pensare ad una città aperta al cambiamento”. Malinverno ha poi citato l' esempio delle ultime elezioni dove forze ideologicamente distanti hanno compiuto l' importante passo di allearsi (questa volta alla luce del sole dichiarandolo ai cittadini) per il bene comune, ed ha quindi invitato i presenti a valutare future intese progettuali e di scopo.

Ovviamente ne è scaturito un dibattito che ha visto coinvolte anche alcune persone tra il pubblico, la sensazione è che solo da un ampio confronto di idee possano nascere proposte e idee per la Peschiera di domani. A questo proposito, da più parti, verso la fine della serata, è nato l'invito all'Impronta a non lasciare che questo incontro rimanesse un fatto isolato, ma si aprisse veramente una fase di confronto e dibattito ma con l'auspicio di tutti i presenti che le prossime occasioni vedessero la partecipazione di tutte le forze politiche, delle associazioni di consumatori e dei cittadini, insomma finalmente occasioni per ascoltare tutti e poter poi scegliere non in base ad una ideologia ma finalmente pensando al bene della città, L' Impronta si è detta disponibile a sollecitare nuove occasioni estendendo gli inviti e coinvolgendo quanti più soggetti possibile, come? Realizzando un tavolo di lavoro o se preferite un laboratorio di idee o, perché no un' officina di progetti, ma che importanza ha il nome? Conteranno le volontà e la voglia di partecipare.


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