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LA DIETA CHETOGENICA

Se ne sente parlare sempre più spesso. Ma cos'è la dieta chetogenica?

In parole povere è un regime alimentare che riduce in modo drastico i carboidrati, aumentando di contro le proteine e soprattutto i grassi. Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è costringere l'organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia.

Questo meccanismo porta inevitabilmente al processo di chetosi, durante il quale vengono prodotti delle sostanze chiamati corpi chetonici, una tipologia di fonte energetica alternativa utilizzabile dal cervello (che, di fatto, rimane senza nutrimento una volta rimossi i carboidrati e gli zuccheri).

Oggi il successo della dieta chetogenica è legato soprattutto alla sua efficacia nel ridurre il peso, ma è importante sottolineare che non si tratta di un regime semplice da seguire. Basta infatti “sgarrare” anche di poco in termini di carboidrati per indurre l'organismo a bloccare la chetosi e a utilizzare di nuovo la sua fonte energetica preferita: gli zuccheri.

Chi segue questo tipo di regime alimentare frequentemente dichiara sensazioni di nausea, stanchezza perenne e soprattutto stipsi, o anche cambi d'umore; superata questa fase tuttavia si ha la percezione di avere una grande energia, probabilmente in concomitanza con l'avvenire della chetosi.

Perché proporre la dieta chetogenica?

Personalmente la propongo a pazienti che faticano a trovare un equilibrio nel percorso alimentare e tendono ad essere molto dipendenti dagli zuccheri o dagli “extra” in generale; avendo delle regole più “severe” e lasciando poche via d'uscita, la dieta chetogenica è in grado di far ritrovare al paziente quell'ordine e quell'aderenza al piano che venivano a mancare seguendo una classica dieta mediterranea con “sgarri” programmati. In secondo luogo può essere anche molto utile per uno “sblocco” metabolico in particolare per quei pazienti che, dopo una riduzione ponderale notevole (ad es. 10-15 kg persi da inizio percorso) si ritrovano in una condizione di “stallo” – peraltro molto frequente e fisiologica, specialmente nei percorsi dietetici lunghi.

Per quanto tempo fare una dieta chetogenica?

Sebbene ci siano persone che adottano un regime chetogenico come stile di vita e ne siano fautori convinti, sarebbe meglio non protrarre per troppo tempo questo tipo di dieta proprio perché la cheto-

   si dopotutto è una condizione tossica per

 l'organismo; inoltre non vi sono studi sufficienti in letteratura scientifica che dimostrino risultati più efficaci e duraturi sul lungo periodo rispetto ad una dieta mediterranea classica.

In sintesi, un buon percorso chetogenico potrebbe essere individuato tra le quattro e le otto settimane.

C'è il rischio di riprendere tutti i kg persi dopo una dieta chetogenica?

Il rischio c'è assolutamente ed è di certo l'errore più comune quando si segue un percorso chetogenico “autogestito”, senza la supervisione di un professionista della nutrizione. Infatti prima di riprendere a mangiare “normalmente” sarebbe opportuno seguire un protocollo alimentare di reintegro parziale dei carboidrati, in modo da riabituare l'organismo al consumo giornaliero di tutti i macronutrienti.

Insomma, chetogenica sì o no?

Certo che sì! Ma sempre seguiti da una figura competente

 

A cura del Dott. Emanuele Caruso, Biologo Nutrizionista. Per domande e richieste di argomenti da affrontare, contattatemi:

Piazza verga 2 peschiera Borromeo (MI) – STUDIO CARUSO CENTRO POLISPECIALISTICO



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