MA SI VOTA ANCHE A PAULLO?
Il punto di domanda è lecito perché la macchina elettorale ha difficoltà a scaldare i motori. Partiamo dal Centro Destra, qui non dovrebbero esserci problemi, a livello nazionale la coalizione viaggia serena, ma… a Paullo non è ancora stato sciolto il primo nodo: uniti o divisi? Si perché nel sud Milano sembra il film parenti serpenti si arricchisca di nuovi episodi. Dopo le lacerazioni a Peschiera e le acque agitate un po' ovunque anche a Paullo la tanto attesa unione tra Fdi Lega e Forza Italia stenta a decollare, all'interno delle varie forze più d'uno gradirebbe presentarsi con liste separate per potersi misurare.
Poi ci sarebbe anche da individuare il candidato sindaco, ma va da se che in attesa della possibile alleanza ogni nome rischia di essere un salto nel vuoto. Nel centro sinistra la situazione è anche più ingarbugliata, come sappiamo il PD ha ufficializzato da tempo la candidatura di Luigi Gianolli, medico chirurgo per 15 anni primario di Medicina Nucleare al San Raffaele e ricco anche di esperienza amministrativa come assessore alla sanità del comune di Paullo.
Ma se per il Pd questa candidatura può essere considerata la naturale conseguenza di un percorso che ha visto come ultimo protagonista il sindaco uscente Lorenzini, ecco che le altre forze della galassia della sinistra, fondamentali per vincere le elezioni non sembrano convinte della scelta. Massimo Gatti, amministratore di lungo corso già sindaco di Paullo e Consigliere Provinciale di Milano, ha rilanciato con forza sulla necessità delle primarie per individuare il candidato sindaco.
Questo invito da una parte ci dice che forse il PD nel scegliere in autonomia il candidato ha voluto forzare la mano ai possibili alleati, dall'altra come può il PD che sulle primarie ha costruito gli ultimi anni della sua storia, fino ad arrivare ad individuare il segretario nazionale,0 ora a Paullo evitare questo momento superdemocratico per scegliere il candidato?
Però sia il candidato in pectore Gianolla che Broglia di Paullo Nuova sono stati sin qui freddi anzi gelidi su questa possibilità, probabilmente memori di una Schlein che venendo da fuori ha beffato il candidato Bonaccini organico al partito, temono ora che magari un personaggio noto ai cittadini come proprio Gatti possa imporsi alla faccia di candidature già ufficializzate, interviste, dichiarazioni e la benedizione di Lorenzini.
La conclusione è che i candidati del centro sinistra per la poltrona di sindaco saranno tre, il già citato Gianolli (Per la città di Paullo), Broglia (Paullo Nuova) e Gatti (Cittadini per Paullo). Il campo dei progressisti è quindi diviso anche se dal clan Gatti lasciano ancora aperto uno spiraglio “… auspichiamo possano esserci ripensamenti e venga assunta la consapevolezza della gravità della situazione politica locale”. Vista così un centro destra unito non dovrebbe avere problemi e la parola unito che ancora non si può usare con certezza. Vedremo.. vedremo..
COME RESPIRIAMO LUNGO LA PAULLESE?
Secondo la società svizzera IQAir, che rileva la qualità dell'aria nel mondo basandosi sull'indice di qualità (Us Aqi), nella giornata di domenica 18 febbraio Milano è risultata tra le città più inquinate del mondo con un punteggio di 199, preceduta solo da Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India.
Noi non siamo certo in grado di giudicare cerchiamo di avere una posizione equilibrata, quindi forse gli svizzeri hanno un po' esagerato, di sicuro Sala non ha ragione quando dice che Milano non è inquinata “Sono stanco di rispondere a domande su questioni che non esistono”.
Però la situazione vista da qui ci dice che il Sud Milano paga lo stesso dazio del capoluogo, infatti lungo il tracciato della Paullese i risultati raccolti dall'agenzia specializzata ARPA (che è lombarda e non svizzera) ci dicono che con soglia pericolo di PM10 fissata a 50 microgrammi, il risultato di Paullo è 95 PM10, Pantigliate 102, Peschiera 104, San Donato 98, Mediglia 98, Melegnano 94 e San Giuliano 93.
Il Comune di Milano lancia un “blocco del traffico” per veicoli inquinanti, ma anche limitazioni nel riscaldamento, l' Assessore Regionale Maione invece ci ha detto :”Imporre divieti in maniera ideologica non serve. I risultati non si ottengono con domeniche a piedi o con la chiusura di alcune vie, ma con interventi di prospettiva”.
Quindi secondo noi è necessaria una politica degli incentivi per la sostituzione dei veicoli inquinanti e per gli impianti di riscaldamento obsoleti, poi serviranno nuovi investimenti pubblici e privati che favoriscano l' innovazione del sistema produttivo.
Non possiamo dimenticare che le grandi città coprono solo il 3% della superficie del pianeta, ma sono responsabili del 70% delle emissioni di anidride carbonica.
Ecco perché le parole di Sala ci preoccupano molto, evidentemente piste ciclabili, boschi verticali e auto elettriche non servono a molto, e anche Paullo ne paga le conseguenze. Sarà utile che nella prossima campagna elettorale i candidati sindaco indichino il loro pensiero e le loro intenzioni.
CONSUMO DEL SUOLO: PAULLO PRIMA IN CLASSIFICA
La Lombardia è la regione più cementificata d'Italia, questo lo sappiamo e non potrebbe essere altrimenti visto che economicamente è la locomotiva d'Italia.
Ma vediamo la situazione del Sud Milano, secondo Ispra (l'istituto che si occupa di studiare e proteggere l'ambiente) il suolo consumato nei quattordici Comuni del Sud Milano rappresenta il 10,8% del consumo della Città Metropolitana di Milano e più esattamente venti ettari di campagna risultano cancellati nel 2022, per intenderci l'equivalente di 30 campi di calcio.
Ma addentrandoci di più nei dati cosa troviamo? Che il comune che ha consumato più suolo è Paullo con 4,41 ettari. Se consideriamo non solo il 2022 ma anche il 2021 gli ettari di verde spariti sono circa 10 pari a quattordici campi di calcio. Siccome non basta denunciare la situazione Paullo attende le proposte delle forze politiche.
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