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L'Impronta e Malinverno, genesi di una candidatura

Da quando Marco Malinverno ha sciolto le riserve e si presenterà come candidato Sindaco per Peschiera Borromeo, insieme alle tante adesioni morali anziché vedere programmi o proposte alternative abbiamo visto pettegolezzi e commenti tesi a limitare l'importanza di questa operazione. Allora abbiamo pensato di parlarne con chi è stato uno dei promotori di questo progetto, il nostro Massimo Turci.


Massimo come noto sei un esponente della destra storica milanese puoi darci qualche dato? No dai mi chiedete di autocelebrarmi? Scherzo. Riassumiamo, sono stato il primo consigliere comunale di Destra a Peschiera, poi a Milano per 15 anni, MSI e AN di cui sono stato fondatore e segretario cittadino di Milano poi PdL, segretario FdG negli anni 70 e amico della famiglia Ramelli con cui ho sempre mantenuto i rapporti a nome delle varie componenti della destra.

Come è nata la candidatura di Malinverno? Da una riflessione tra me e Giorgio Conca, editore de L'Impronta e creatore dell'associazione Alleanza per Peschiera, un po' avviliti dalla situazione della città dopo avere esplorato tutto il panorama politico di nomi, sigle idee e progetti, non abbiamo avuto dubbi sul fatto che Malinverno fosse il candidato ideale, non abbiamo nemmeno pensato ad una forza politica tradizionale che lo presentasse. Questo perché da subito abbiamo pensato all'uomo, ai valori che rappresenta, all'esperienza umana e professionale. Per noi la scelta della persona travalica lo schieramento politico.

Ma Malinverno politicamente come si colloca? Più che la geografia di una collocazione, destra sinistra nord sud, conta la storia e la storia ci dice di un uomo dalla profonda convinzione cristiana, che crede nella famiglia, nel concetto di libertà, nel rispetto delle persone e dei ruoli, nel lavoro come metodo di realizzazione sociale più che economica.

Malinverno quindi ha accolto il vostro invito. Non subito, chiaramente l'idea lo stuzzicava, è stato il miglior sindaco di Peschiera in questo secolo e molti lo ricordano con simpatia, tuttavia la sua testa era rivolta verso altri pensieri, si è convinto ma ha fissato qualche puntino. Innanzi tutto che non fosse espressione di una parte politica ma di un cambiamento, che potesse affrontare questo impegno con una squadra fatta di persone a conoscenza della materia amministrativa, disposti a ragionare per obiettivi e non per simboli.

Però cercano di affibbiargli il ruolo di candidato del centro sinistra. Sarebbe comodo per chi finge di non capire la portata di questa candidatura, per chi immagina la solita battaglia centro destra contro centro sinistra, roba del secolo scorso, mentre il duello è idee contro sigle, passione contro monotonia, esperienza contro approssimazione. Malinverno prima di accettare la candidatura ha incontrato tutte le forze politiche dando ad ognuno la sua idea di città, indicando le strade che vuole prendere chiedendo disponibilità solo su questo e non sugli stereopoti. Nessuno si è dichiarato contrario alle idee base di questo progetto, nessuno ha evidenziato idee o propositi diversi. Poi alla prova dei fatti alcune formazioni, come ad esempio il PD, si sono dichiarati disponibili e convinti a seguire questo percorso.

Non deve essere facile per te ed altri confrontarsi con gli avversari di una vita. No certo, come per loro non deve essere facile parlare con me, ma quando si fa politica veramente si impara anche cosa è il rispetto e allora ho ripensato ad Almirante quando ha portato il nostro cordoglio al funerale di Berlinguer, poi ricambiato. Sono passati decenni da quando ci scontravamo nelle piazze, certo abbiamo sempre una visione diversa del mondo, ma questo mondo è cambiato e continua a mutare, lasciando il popolo con meno soldi, meno sicurezze, meno istruzione. Vogliamo provare strade nuove per cercare di invertire la rotta? Possiamo inventare qualcosa che vada oltre gli schieramenti dei partiti? Non dico che sia semplice, ma preferisco avere un sindaco libero dalle briglie di un partito e con gli “attributi” necessari per governare una città, che non un candidato inventato l'ultimo momento per riempire una casella .

E L'Impronta come Lista Civica cosa farà? Innanzi tutto partecipa con entusiasmo alla stesura del programma, intende curare con attenzione la parte relativa alla cultura, intesa non come livelli altissimi di istruzione, ma cultura dello stile di vita, esiste una cultura del rispetto e dell' educazione che inizia con la famiglia e prosegue con la scuola, una cultura del lavoro che vuol dire creare opportunità per i giovani e questo avviene parlando assiduamente con le aziende del territorio, creando incubatori dove mettersi in gioco anche con le nuove professioni.Cultura degli anziani e delle difficoltà, ricordate il motto dei marines “non si lascia indietro nessuno” pensate che bello se si potesse attuare , cominciamo a pensarci.

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