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IL SENTIERO DEI PROVERBI

Questo mese proponiamo una passeggiata molto semplice, tanto che è possibile farla anche con i bambini. Siamo in Brianza, a pochi chilometri da Milano, comune di Lissolo, provincia di Lecco. Stiamo parlando del Sentiero dei proverbi, un itinerario recente, inaugurato nel 2015.

Giunti in auto a Lissolo troverete un parcheggio nei pressi del ristorante Tetto Brianzolo (che ci volete fare, i ristoranti li notiamo sempre); dal borgo di Lissolo imboccate via Trieste e vi inoltrerete subito nei boschi di castagni - in autunno la raccolta sarà semplice ed abbondante. Il percorso è in pratica un anello di 2/3 km al massimo che vi riporterà alla partenza. La curiosità di questa gita è che lungo il sentiero troverete 65 cartelli in legno che riportano proverbi della tradizione brianzola. Tipo: A San Luis dan fastidi anca i barbiss (A San Luigi danno fastidio anche i baffi, ovvero il giorno di San Luigi, il 21 giugno, inizia il caldo e quindi anche i baffi danno fastidio). Dicevamo dei cartelli, sono scritti sia in dialetto che in italiano: non sono semplici car- telli, sono piccole opere d'arte a cura del noto artista locale Filippo Brunello. Lungo la passeggiata si potrà incontrare il piccolo borgo di Bernaga Inferiore dove è possibile ammirare le vecchie abitazioni contadine, in pratica una fermata ma nel tempo. Intanto: Fa bala l'oeugg (Fai ballare l'occhio, corrisponde a stai attento, insomma un avvertimento ad evitare un pericolo ma anche prestare attenzione ad una situazione). Ma le curiosità non finiscono: sotto ognuno dei 65 pannelli troverete anche delle parole, apparentemente senza senso ma, lette in sequenza, vanno a formare la poesia “Squarci” di Paolo Menon. Alcune avvertenze: il percorso è breve, ma se siete insieme ai bambini ricordatevi di portare con voi dell'acqua e magari qualcosa da mangiare, perché lungo il sentiero non troverete bar (meno male) ma qualche tavolo da picnic. Ovviamente scarpe comode e, d'autunno, qualcosa per coprirsi, magari un pile. Nel periodo delle castagne ricordate una borsa per la raccolta. Inoltre, la domenica in paese è facile che ci sia una castagnata generale per gli ospiti.

L'è de badee morì adree a la miee (E' da stupidi morire dopo la moglie, vabbè qui il significato sembra chiaro).

Come dicevamo il fresco di un bosco senza pericoli per i bambini, è un autentico polmone verde, se avete intenzione di fermarvi a pranzo oltre al già citato ristorante sono numerosi gli agriturismo in zona.

Sbassa giò ul coo minga semper el voer di de vè perduu (Chinare il capo non significa sempre aver perso: saggezza contadina, ogni tanto è meglio chinare il capo per rifarsi dopo). Già che siamo in tema di castagne ecco allora qualche ricetta, perché è facile farle bollite o le classiche caldarroste ma vediamo le Castagne al sale. Nulla di particolare, è un trucco per avere la cottura perfetta: le castagne tagliate in orizzontale si appoggiano in una padella con il sale grosso, che distribuisce il calore in modo uniforme e permette una migliore cottura croccanti fuori morbide dentro.

Crema di castagne. Serviranno castagne belle grassottelle da fare bollire per 15 minuti per poi pelarle (fatele raffreddare mi raccomando). Trasferite il tutto in uno schiacciaverdure o passa patate in modo di ottenere una sabbia. Ora prendete la vostra pentola con acqua, zucchero e un baccello di vaniglia tagliato per il lungo, fate sciogliere bene lo zucchero e poi togliete il baccello di vaniglia che avrà lasciato il suo profumo; incorporate le castagne mescolando bene con un cucchiaio di legno, grattugiate la buccia di un limone, finché avrete la consistenza di una crema, si conserva in barattoli di vetro. Proverbio: Chi pensa no innaz despoeu sospira (Chi non pensa bene prima di agire poi sospira pentito, anche questo non lo spieghiamo sarà capitato a tutti).

Concludiamo con Zuppa di ceci e castagne. Questa deliziosa zuppa ha varianti lungo tutto lo stivale, da nord a sud si aggiungono o cambiano ingredienti. Noi consigliamo di non prendere i ceci già lessati, ma mettere in ammollo quelli secchi per 24 ore, poi li andrete a lessare per circa 1 ora senza sale, nel frattempo le castagne lavate andranno in pentola con alloro e finocchietto selvatico, per una bollitura di 35/40 minuti. Dopo, pelate e raccogliete la polpa in una ciotola, in un tegame un filo di olio con un po' di aglio; qui verserete le castagne che prenderanno il sapore, poi i ceci con la loro acqua, sale e pepe, altro quarto d'ora di cottura, nel frattempo le castagne si saranno quasi sciolte dando alla zuppa la giusta densità. A tavolaaaaaa!!

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