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IL NUTRIZIONISTA: IL SALE

Per molti un elemento indispensabile per il gusto, ma quali sono le raccomandazioni per il consumo di sale?

Le linee guida indicano un consumo massimo giornaliero di 5 g, pari a circa un cucchiaino da caffè (!): rispettare questa quota è ancora più difficile se pensiamo che in questo quantitativo è già compreso il contenuto di sale degli alimenti che consumiamo – particolarmente ricco, ad esempio, nei cibi in scatola.

In Italia il consumo medio pro capite è stimato attorno ai 10 g giornalieri, cioè circa il doppio di quanto raccomandato dalle linee guida per l'età adulta.

Quale sarebbe la soluzione allora? Chiaramente ridurre il sale – più facile a dirsi che a farsi ovviamente, tuttavia ci sono delle buone strategie o semplici accorgimenti, ad esempio:

-  Non mettere il sale in tavola

-  Acquistare alimenti freschi e quindi con meno sale

-  Utilizzare acque povere di sodio

-  Sostituire il sale da condimento con spezie ed erbe aromatiche

- Abituare i bambini ad apprezzare cibi poco salati, evitando di

  aggiungere sale nelle pappe almeno per tutto il primo anno

    di vita.

Dimezzare il consumo di sale da 10 g a 5 g può contribuire a ridurre del 23% il rischio di ictus e del 17% il rischio di contrarre una malattia cardiaca.

Controlliamo sempre le etichette, anche per quanto riguarda il contenuto di sale!

 

A cura del Dott. Emanuele Caruso, Biologo Nutrizionista. Per domande e richieste di argomenti da affrontare, contattatemi:




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