E' ben noto che ogni qualvolta si acquista un bene o un servizio, anche per corrispondenza ovvero online, a norma del Codice Civile si stipula un contratto.
Cosa accade se una delle parti ci ripensa e vuole ritirarsi dall'accordo? In questo caso, la parte che ci ripensa esercita legittimamente il diritto di recesso.
Il recesso può essere esercitato in qualsiasi momento durante una prestazione di lunga durata ovvero prima che il contratto venga eseguito. Oltre a quanto previsto dal Codice Civile, esso è disciplinato dalle le norme del Codice del Consumo che hanno l'obiettivo di tutelare in particolare coloro che stipulano un contratto via internet, acquistando tramite e-commerce, piattaforme web o tramite contatto telefonico.
Per poter recedere dal contratto, al consumatore solitamente viene richiesto di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno entro un limite di tempo prefissato. Altre volte si chiede la compilazione di un modulo online, nel caso di acquisti tramite e-commerce. Termini e condizioni possono cambiare di contratto in contratto, quindi il consumatore è tenuto a leggerle attentamente prima di procedere all'acquisto.
Può godere del diritto di recesso il consumatore, mentre non è previsto che ne possa godere il venditore. Inoltre, il diritto di recesso è riconosciuto solamente nel caso in cui il contratto venga stipulato fuori dal negozio.
Consumatore e venditore, quindi, non vengono direttamente a contatto, ma interagiscono tramite una piattaforma web o il telefono. In questi casi, infatti, l'acquisto avviene senza che il consumatore abbia visto direttamente il bene che acquista.
Il termine per esercitare il diritto di recesso scade il quattordicesimo giorno dal giorno dell'acquisto o dal giorno in cui si riceve la merce. Se poi sono stati effettuati più acquisti insieme, il diritto di recesso decorre dalla consegna dell'ultimo acquisto. Se invece si è stipulato un contratto di somministrazione, che prevede la fornitura di un bene, si contano 14 giorni da quando si riceve la prima fattura.
Se interviene entro i 14 giorni dall'acquisto, il diritto di recesso è gratuito e non persiste l'obbligo di dare motivazione per la decisione. Se invece si richiede di usufruire del diritto di recesso oltre il quattordicesimo giorno, può venir richiesto il pagamento di una penale al consumatore. Se poi il venditore non provvede a informare il consumatore sulle modalità di recesso tramite informative chiare, complete e ben visibili sul sito web, il termine aumenta da 14 giorni a 12 mesi.
Il diritto di recesso, in particolare, si rivolge esclusivamente ai consumatori, in quanto individuati come parte debole del contratto. È infatti chi compra il bene o servizio ad accettare termini e condizioni dettate dal venditore. Tuttavia, quando compriamo a distanza, non abbiamo la possibilità di “toccare con mano” il prodotto e può capitare di ricevere beni che non corrispondono alle nostre aspettative. In questo caso, la legge dice che abbiamo il diritto di cambiare idea e restituire la merce.
Spesso, oltre alla restituzione della merce, è previsto anche il rimborso di quanto speso, che solitamente avviene attraverso il metodo di pagamento utilizzato al momento dell'acquisto. È possibile invece che il consumatore debba occuparsi di sopportare le spese di spedizione per la restituzione del bene ed eventuali danni al bene, che possano far abbassare il suo valore.
Non è invece possibile recedere da un acquisto fatto in negozio, in quanto quando si acquista in un locale commerciale, il consumatore può ben osservare e provare il bene prima dell'acquisto. Una volta acquistato non è prevista la restituzione del bene, nè il rimborso della spesa, salvo accordo in tal senso con il venditore.
È possibile usufruire del diritto al rimborso, solamente nel momento il cui il prodotto risulti difettoso.
In conclusione, il diritto di recesso costituisce un gran vantaggio per il consumatore ed è finalizzato anche ad agevolare ed incentivare le vendite a distanza: chi non sarebbe incentivato ad effettuare un acquisto di un qualsiasi bene di consumo sapendo di poterlo restituire in caso di ripensamento?
Per converso, occorre attenersi scrupolosamente al rispetto delle predette regole per evitare l'insorgere di fastidiosi problemi.
Avv. Dario De Pascale
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