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ELEZIONI a Mediglia

Dal punto di vista giornalistico Mediglia non è proprio una piazza facile, ignorate per scelta editoriale le notizie di incidenti e piccoli furti, non ci sono spesso quelle notizie che suggeriscono commenti, dichiarazioni, prese di posizione. Ogni tanto però c'è la campagna elettorale.

Qui Mediglia riserva qualche sorpresa, ma partiamo da un paio di mesi fa. L'orizzonte politico lasciava vedere due schieramenti ben posizionati: da una parte l'attuale maggioranza costituita in pratica da FdI che, non potendo più presentare il sindaco uscente Paolo Bianchi, si orienta sul Vice sindaco Gianni Fabiano, la scelta è per ora ufficiosa ma non può essere altrimenti considerato che Fabiano lavora da 5 anni a questo obiettivo, è presente in ogni decisione, dibattito, inaugurazione, ha iniziato a fare promesse e quindi lo consideriamo candidato al 100%, anzi al 110% come recita una proposta commerciale di cui è testimonial. Dall'altra parte si stava costituendo una sorta di coalizione a imitazione della situazione nazionale con tutte le forze politiche unite ad eccezione di FdI, per il Draghi di casa nostra i rumors indicavano Porcelli. Ora questo schieramento non lo si poteva certo definire vincente prima di giocare, ma sicuramente sommando i nomi, le intenzioni di voto, l'idea di superare gli schieramenti politici per basarsi solo sulle persone, si stava creando una forte attenzione ed interesse. Ed ecco che due delle forze che avevano guardato con benevolenza verso questa possibilità vengono commissariate. Parliamo di PD e Lega.

Ora il commissariamento è una scelta estrema, indice che in quel movimento sono in corso fatti gravi, serviranno quindi persone equilibrate che riescano a ricucire eventuali strappi portando serenità e comunione di intenti. Infatti al PD arriva una persona che viene fortemente contestata dalla base che presenta ricorso verso questa nomina, che si avventura in dichiarazioni politiche che verranno poi smentite dai fatti. Insomma nel PD si verifica una spaccatura, grave forse non ricucibile, la scelta sembra indirizzata verso l'abbandono di un progetto che aveva buone carte da giocare in cambio di un isolamento fine a se stesso.

Nella Lega la situazione appare meno caotica, anche perché il peso specifico della Lega a Mediglia, siamo sinceri, è piuttosto leggero, ma anche in questo caso lo scopo unico sembra essere indebolire la nascente coalizione. Cosa se ne può dedurre? Che l'unico a trarre benefici da questa situazione è il candidato in pectore Fabiano che vede inopinatamente indebolirsi quella forza che si accingeva a contrastarne il passo. E siccome “a parlar male si fa peccato ma spesso si indovina” non si fa fatica a trovare sia nel Pd che nella Lega persone che, avendo già avuto rapporti personali con l'amministrazione Bianchi, possano avere spinto nelle loro singole forze per indebolire l'idea di coalizione.

Ma veniamo ad oggi. FdI e Lega hanno ritrovato unità e proporranno una lista unita, non ci sarà Forza Italia che, coerentemente con il comportamento degli ultimi anni, ha optato per Mediglia Rinasce, cioè lo schieramento che, orfano dell'ufficialità del Pd e della Lega, ma confortato dalla presenza di dissidenti dell'una e dell'altra parte, rilancia con forza l'idea originaria di unire persone che, pur avendo storie politiche diverse, ritengono necessario per Mediglia un cambio di passo, che immaginano che ci sia l'occasione per una Mediglia più partecipata e più aperta.

E' confermata la candidatura di Lino Porcelli come candidato sindaco, persona per una politica non urlata, di mediazione e non di scontro, di collaborazione e non di rottura. La campagna elettorale non è ancora iniziata, attendiamo altre novità…


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