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DIALOGANDO COL PASSATO EMILY DICKINSON di Carla Paola Arcaini

Buongiorno Miss, mi scusi se la disturbo ma volevo farle qualche domanda su un argomento che la coinvolge notevolmente.

E.: Mi dica…penso di intuire…


A dire il vero vorrei capire da dove è nata la sua vena poetica.

E.: Ma non lo so con precisione… ho sempre avuto sin da piccola una smoderata necessità di soffermarmi sui particolari, cogliere l'essenza anche delle cose che ai più sfugge per distrazione o per non curanza. Io invece ho da sempre avuto la voglia di scrivere sui miei quaderni: ne ho impilati diversi nei miei armadi, nei posti più impensati sbucavano poesie appese.

Pensi che un giorno ho iniziato a ordinare le mie lettere e le mie poesie: era il mio segreto che nessuno conosceva, neanche in famiglia.

Solo per fare questo ordine ci ho impiegato un'esistenza, più impilavo e più uscivano vene poetiche dell'ultimo minuto e tutte quelle correzioni! Ad un certo momento mi sembrava di essere diventata matta, ero ossessionata e mi sembrava che non andasse mai bene nulla al punto che mi sono chiesta perché avevo voluto sistemare tutto? Perché secondo lei?


Forse perché lei in cuor suo sapeva che poi qualcuno a posteriori avrebbe trovato le sue oltre 1800 poesie non crede?

E.: Come dice?


Non mi dica che non lo sa. Dopo la sua morte sua sorella ha trovato i suoi tesori e ha deciso di pubblicarli.

E.: Perché mai è entrata nella mia sfera intima e poi lei come fa a sapere tutto questo?


Beh, è un po' complicato da spiegare però lei mi deve credere è così. È stata riconosciuta come una grande poetessa solo dopo la sua morte. Quello che in vita era stato interpretato come stranezza come andare un po' oltre dopo la sua dipartita è diventato geniale.

Riesce a seguirmi?

E.: Io ho sempre creduto e affermato che Il successo sia più dolce nel pensiero di chi non lo raggiunge mai, forse è stato meglio così non so se avrei retto a tanto rumore.

Negli ultimi tempi sa mi sono rifugiata in compagnia di me stessa, ben consapevole che nessuno poteva capirmi e comprendere le mie, come le ha chiamate lei, “stranezze”. Al riparo delle pareti di me stessa nessuno poteva ferirmi o farmi del male. Non so se può capirmi. Ho passato la mia esistenza alla ricerca spasmodica dell'Amore quello che quando arriva ti travolge impetuosamente e che ti fa cambiare la prospettiva di te stessa. So adesso che il mio desiderio ha origine nel rapporto con i miei genitori. Il problema nasce e muore sempre lì.


Forse riesco a capire.

Però mi può aiutare spiegandomi meglio.

E.: Come lei ben saprà mio padre era un uomo di rilievo, sia sul piano professionale che nel mondo politico e mia madre lo seguiva nella sua carriera… era un po' in ombra a dire il vero. In qualche modo si era messa da parte per far luce a mio padre. La mia casa era sempre piena di gente facoltosa anche culturalmente. Ho avuto miriadi di incontri e di stimoli che mi hanno aperto la mente e il cuore, solo qualche volta l'anima, mai l'animo…a dirla tutta.


A proposito scusi se la interrompo ma volevo da subito chiederLe che cosa è per Lei l'Anima ma visto che mi precede…

E.: L'Anima è vitale per me… riuscire a vibrare con l'Anima palpitante dando l'eco giusto al tuo cuore è impagabile…


Come, come dice?

E.: Per me l'Anima è fondamentale non so bene cosa sia ma quando vedo la mia adorata campagna fiorita, quando assaporo i profumi della mia terra, quando parlo con la mia amica,quando leggo e interpreto una delle mie poesie la mia Anima qui dentro si smuove e il mio cuore inizia a galoppare e i miei occhi ad inumidirsi e la mia testa va in subbuglio… non lo so se riesco a farle capire.


Sì, forse ha reso perfettamente l'idea.

E l'Animo invece che cos'è?

E.: Io credo che l'Anima sia sua sorella e che alberghi più nella donna, l'animo è uomo in tutti i sensi. Non lo so questo è solo quello che penso io non vorrei però dire uno sproposito. Comunque, ritornando alla mia infanzia io ero ancora di più in ombra, vivevo di riflesso… i miei studi erano per la perfezione, per emulare in qualche modo quello che mio padre era già, ma non bastava mai.

Mia madre mi adorava però il suo idolo era mio padre e forse tra noi c'è stato anche un po' di antagonismo io non potevo assolutamente competere con lei sicuramente non come donna e allora cosa mi rimaneva?

Vagavo per le stanze fino a quando ho trovato la mia dimensione nella mia camera tra i miei libri adorati e tra i miei scritti…alla fine non sopportavo più niente e nessuno… è un po' triste.


Non si preoccupi, io comunque la ringrazio per il tempo che ha voluto dedicarmi e soprattutto per tutto quello che mi ha fatto vivere… anche attraverso i suoi poemi…

E.: Vede in questo momento le nostre anime si sono sfiorate lei se ne è accorta?

Sì Miss certamente!





Di' tutta la verità

ma dilla obliqua

Il successo sta in un Circuito

Troppo brillante

per la nostra malferma Delizia

La superba sorpresa della Verità

Come un Fulmine ai Bambini chiarito

Con tenere spiegazioni

La Verità deve abbagliare gradualmente

O tutti sarebbero ciechi


(Emily Dickinson)


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