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COMUNITA' ENERGETICHE: COSA STIAMO FACENDO A PESCHIERA BORROMEO?

Il nostro mondo sta cambiando e dopo la pandemia e soprattutto con la drammatica guerra in Ukraina si comprende come è necessario muoversi rapidamente soprattutto nel settore dell'efficientamento energetico, delle fonti rinnovabili e dell' economia sostenibile. Stiamo oltretutto assistendo alla continua approvazione di leggi che introducono opportunità, finanziamenti e incentivi fiscali per i privati e per le aziende. Prendiamo ad esempio le Comunità energetiche. Ma di cosa si tratta? Facciamo degli esempi concreti. Il piccolo borgo di Osimo, tra le colline marchigiane, si è dato l'obiettivo di ridurre del 60% il suo prelievo di elettricità dalla rete pubblica e del 25% il suo consumo di gas naturale. Come? Grazie all'uso intelligente di energia rinnovabile prodotta “a km0” e a una gestione innovativa della rete di distribuzione locale. O ancora. A Villanoaforru, un piccolo centro della Sardegna, famiglie e imprenditori locali soddisferanno presto parte dei loro consumi elettrici grazie a un impianto fotovoltaico condiviso realizzato sul tetto della palestra della scuola media comunale. I costi di gestione e realizzazione sono stati interamente coperti dall' amministrazione comunale, che si fa portavoce di un nuovo modello collettivo di produzione e consumo.

Il decreto del ministero individua infatti la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti da fonti rinnovabili (ad esempio il fotovoltaico) che faranno parte delle comunità energetiche o di modelli che premiano l'autoconsumo collettivo. In particolare, l'energia elettrica prodotta da ciascuno degli impianti a fonti rinnovabili ha diritto, per un periodo di 20 anni, ad una tariffa incentivante in forma di tariffa premio pari a 100 euro al MWh nel caso in cui l'impianto di produzione faccia parte di una configurazione di autoconsumo collettivo, e di 110 euro al MWh nel caso in cui l' impianto faccia parte di una comunità energetica. Ma cosa fanno a tale proposito le istituzioni locali, affinché si impegnino per incoraggiare, sui propri territori di competenza, politiche sociali attive che coinvolgano i cittadini nella promozione e nella creazione di tali configurazioni? Il Comune di Peschiera Borromeo ha ad esempio predisposto un appositi sportello informativo per mettere a disposizione dei cittadini tutte le informazioni necessarie alla realizzazione di configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche?. Aggiungo che sarebbe opportuno avviare delle politiche di supporto nel quale il Comune agisca da facilitatore. Anzi potrebbe essere proprio il Comune, in primis, partendo dalle proprie strutture, (scuole, sede della Polizia Municipale, sede comunale, biblioteca, etc.), stabilendo un modello di riferimento, ad avviare una rete alternativa che consenta anche ad altri di connettersi e integrarsi. Questa modalità consentirebbe ai cittadini, abitanti in condomini o gruppi di case che dovessero decidere di avviare investimenti in energie alternative finalizzate all'autoconsumo, di valutare, nelle migliori condizioni, attraverso anche consulenze tecniche, le ipotesi maggiormente favorevoli presenti nel mercato. Il rischio, in questa proliferazione di norme riguardanti la transizione energetica è quella di non sapersi districare nelle procedure burocratiche e di non riuscire a valutare, in termini economici, gli investimenti più utili al fine di reali benefici in termini di risparmio nella bolletta e nell' assunzione di comportamenti virtuosi.

Quello delle comunità energetiche è un universo in grado di innescare un circolo virtuoso di vantaggi e benefici ambientali, sociali ed economici diretti, e puntare a una crescita sostenibile, abbattendo le emissioni inquinanti e riducendone le conseguenze ambientali e sanitarie, fortemente impattanti nei centri urbani. Il Comune dovrebbe al più presto aprire uno Sportello Energia per supportare e facilitare i cittadini nell' utilizzo di tutti gli strumenti legislativi e finanziari e aiutare le famiglie (specie se in difficoltà) a ottimizzare l'uso di energia domestica ottenendo un risparmio reale.

Vi è oltretutto a tale proposito progetto finanziato dall' Unione Europea (Intelligent Energy Europe) che consentirebbe di avere tecnici specializzati a disposizione di tutti.


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