Quante volte avremo pronunciato queste due parole, ma sappiamo cos'è lo stress? È una risposta eccessiva dell'organismo a sollecitazioni anche diverse tra loro. Trattandosi del nostro organismo la risposta è soggettiva, quindi un evento che noi consideriamo eccessivo per altri potrebbe non esserlo. Tuttavia ci sono alcuni fattori che risultano stressanti per la maggior parte delle persone, e non è detto che siano negativi. Possono essere piacevoli come il matrimonio, la nascita di un figlio o un cambiamento di lavoro, ma anche negativi come la perdita di una persona cara, la perdita del lavoro a volte il pensionamento. Esistono poi altri fattori fisici, come il dover sopportare troppo freddo o caldo, gli abusi di alcune sostanze e la loro mancanza come fumo o alcool. In base alla loro causa è possibile individuare anche i sintomi. Sintomi fisici. Mal di testa, tensione delle spalle e del collo, tachicardia, sudorazione delle mani, agitazione, fischio alle orecchie. Sintomi comportamentali. Digrignare i denti, comportamenti diversi dal solito come essere più arroganti o critici, alimentarsi in modo compulsivo. Sintomi emozionali. Tensione, rabbia, ansia, senso di impotenza. Sintomi cognitivi. Difficoltà a pensare, costante preoccupazione, mancanza di creatività e senso dell'umorismo. Comunque sia lo stress non è da sottovalutare essendo uno dei fattori a rischio per la depressione. Come se non bastasse a seguito di esperienze che il nostro fisico ritiene molto stressanti è possibile che si sviluppi un disturbo acuto da stress. Si può manifestare dal primo mese successivo all'evento, il sintomo più pericoloso è un fenomeno di dissociazione ma anche una forte ansia. Insomma un insieme di disturbi che portano ad avere convinzioni negative, che possano continuare per mesi, ma attenzione si può intervenire con l'aiuto di esperti e con tecniche semplici ma che necessitano sempre di un aiuto esterno per comprendere a fondo tutti i meccanismi. Tra le tecniche il rilassamento e la respirazione corretta, il ri-etichettamento delle sensazioni somatiche e la ristrutturazione cognitiva, si tratta per dirlo terra terra di comprendere perfettamente le cause, trovare le spiegazioni ed inquadrarle nella giusta dimensione. Niente di impossibile, senza andare nei problemi gravi, pensiamo che la frenesia della nostra vita quotidiana può mettere a dura prova il benessere psico fisico, servirà una corretta relazione tra mente e corpo, tra pensieri e salute, lo scopo è attivare tutte le risorse (anche quelle che non sappiamo di avere) per guidarci alla risoluzione del problema.
STRESS DA LAVORO CORRELATO
Come abbiamo detto lo stress è anche presente sul posto di lavoro, i motivi possono essere svariati, richieste eccessive e protratte nel tempo, cambiamenti nell'organizzazione del lavoro, molestie ed intimidazioni, la paura di perdere il lavoro, un superiore arrogante, colleghi non disponibili, insomma tanti motivi che possono rendere difficile la vita nel luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo. Questi fattori possono determinare una forma di stress personale ma incidere anche sul risultato aziendale personale e, qualora il problema fosse diffuso, sul risultato generale dell'azienda. Esiste una precisa legislazione in materia, il D.Lgs. 81/08 stabilisce l'obbligo del datore di lavoro di effettuare una Valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato. Il non ottemperare prevede per il datore di lavoro pesanti sanzioni ed in taluni casi il reato penale. Essendo interessate ogni ordine di aziende a prescindere dalla ragione sociale, dai dipendenti, dal settore merceologico, possiamo ben dire che la Valutazione riguarderà tutti i lavoratori, dovrà essere svolta da na azienda specializzata che, tramite personale abilitato, inizierà col coinvolgere il datore di lavoro, il responsabile della sicurezza, il medico aziendale stabilendo con loro l'operatività in base al numero dei dipendenti, la struttura aziendale (sedi, divisioni, uffici), il livello organizzativo. Dopo di che si passerà al percorso metodologico attraverso la somministrazione di questionari, interviste semi strutturate, focus group che riguarderanno tutto il personale a prescindere da mansioni e gerarchia, che porteranno alla elaborazione della Valutazione, le cui risultanze saranno oggetto di particolar considerazione in base ai risultati. Non mancheranno assolutamente le proposte da osservare in caso di aspetti negativi o comunque degni di correzione. Queste brevi note non devono far pensare ad un lavoro modesto che possa essere accantonato in attesa di tempi migliori, anzi spesso una corretta valutazione dello stress è propedeutica ad un miglior risultato aziendale, anche economico. Certo come dicevamo è indispensabile appoggiarsi a chi questo lavoro lo fa con professionalità e capacità, i risultati sono spesso eccezionali e tesi a ripristinare una clima aziendale orientato ad un maggior benessere psicofisico. Questi risultati riguarderanno: una migliore organizzazione aziendale, la capacità comunicativa a tutti i livelli, il così detto team building realizzato sulle necessità dell'azienda, Una migliore partecipazione dei lavoratori alla realizzazione della mission aziendale.
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LO STRESS A CASA, IN FAMIGLIA…
Come tutti sappiamo esistono problematiche personali e private, le cause possono essere tantissime, la perdita di una persona cara, del lavoro, il sentirsi insoddisfatti o inadeguati, i rapporti con il coniuge i figli, lo scontento , la mancanza di rapporti sociali e via dicendo. In questi casi, senza voler drammatizzare è senz' altro utile una relazione di aiuto. Mettiamo da parte i casi più gravi legati alla salute mentale per avvicinarci a quelle situazioni che necessitano di un professionista che offra il suo tempo, la sua attenzione interessata e partecipativa, il suo rispetto a chi si trova in una condizione di difficoltà ed incertezza e che sente la necessità di chiarire alcuni aspetti, di ritrovare fiducia, di migliorare la propria autostima. Questo professionista è il Counselor. Si occupa di tutte le situazioni che riguardano l'area del benessere per aiutare la persona ad avere una visione realistica di se stessa e dell' ambiente in cui opera, in modo di poter meglio affrontare le decisioni che dovrà prendere riducendo al minimo la conflittualità. I sistemi utilizzati riguardano essenzialmente la competenza relazionale, per agevolare la conoscenza di se stessi per poi sviluppare le proprie risorse personali e migliorare il proprio stile di vita. Il counselor può aiutare il cliente a esaminare comportamenti o situazioni che si sono rivelati problematici e trovare un punto, magari piccolo ma cruciale, ma dal quale può originarsi il cambiamento. Sinteticamente possiamo riassumere dicendo che il counselor ha grande fiducia nelle risorse dell'essere umano, le cerca, le trova e favorisce l'autostima, e gli restituisce la capacità di prendere le proprie decisioni. Il counselor non usa medicine, non è il suo compito, come non vi proporrà cure, training e abilità specifiche e, cosa da non trascurare, il suo onorario è alla portata di tutti. Anche in questo caso L' Impronta ha valutato una serie di candidati proponendo ai propri affezionati lettori un counselor professionista cui rivolgersi con fiducia.
Claudia Ciotti
Crescita personale e counseling
Studio Milano e Cologno Monzese - cell. +39 351 86060.233 - ciotti.lab@gmail.com
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