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CALCIO E PEPE

La città ducale per eccellenza nasce, calcisticamente parlando, nel 1913 partecipando alle categorie regionali, poi il mitico avvocato Ennio Tardini prese in mano la squadra e diede inizio ai lavori dello stadio che prenderà poi il suo nome. In questi anni (1925) la prima promozione nella massima serie, poi un alternarsi tra serie A e B, vari passaggi di proprietà e anche qualche cambio del nome della società. Ma, come i tifosi sanno, bisogna arrivare agli anni '80 per entrare nel periodo d'oro, iniziamo con qualche nome: è del 79 la doppietta di un giovanissimo Carlo Ancelotti, nell'85 sulla panchina siede un certo Arrigo Sacchi che poi con il Milan conquisterà tutto quello che c'è da conquistare. Ma la svolta è nel 1989 quando viene chiamato Nevio Scala ad allenare ed a portare la squadra in serie A con presidente Calisto Tanzi della Parmalat. Inizia un periodo incredibile con la vittoria della Coppa Italia ( 2-0 alla Juventus gol di Melli e Osio) ma sopra tutto il trionfo in Europa con la Coppa delle Coppe vincendo 3-1 a Londra contro l'Anversa. Arrivano nuovi importanti calciatori come Faustino Asprilla e Gianfranco Zola, arriva anche la vittoria nella supercoppa europea battendo il Milan e, quasi incredibile, una seconda finale in Coppa delle Coppe, questa volta però deve cedere all'Arsenal di Londra. Non finisce qui arriva anche il bulgaro Stoichkov (pallone d'oro cioè miglior giocatore europeo) e un'altra competizione europea vinta (Coppa Uefa) contro la Juventus. Nel frattempo il giovane Stefano Tanzi prende il posto del padre come presidente, la squadra con Carlo Ancelotti in panchina arriva seconda in campionato e in campo si affermano Thuram, Cannavaro ed un giovane portiere Gianluigi Buffon. Nel 1999 altri successi con allenatore Malesani, la Coppa Uefa (contro Olympique Marsiglia) e Coppa Italia (Fiorentina) e Supercoppa Italia contro il Milan.

Il periodo d'ora si appanna un po', ci sarà ancora una presti giosa vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, ci saranno ancora prestigiosi allenatori (Malesani, Carmignani, Prandelli) e giocatori (Boghossian, Mutu), ma il nuovo periodo è purtroppo caratterizzato dall' improvviso crac della Parmalat.

L'arresto del patron Tanzi non influirà sui risultati sportivi ma su quelli economici si. La società è gravata di debiti e nel 2004 dovrà essere rifondata con il nome di Parma Football Club, ma in campo continuerà a dare il massimo, pur non vincendo si garantirà la permanenza in serie A sempre con allenatori di prestigio (Beretta, Pioli, Ranieri, Di Carlo, Cuper). Arriverà poi anche la serie B e il ritorno in A con nuovi grandi giocatori come il brasiliano Amauri e il giovane Antonio Cassano. Sarà il 2015 l'anno più triste con il fallimento della società e la ricostruzione grazie a 7 imprenditori locali che ripartirono dalle serie minori per poi tornare in A nel 2018.

Ma Parma è anche la città del Correggio e del Parmigianino, raffinata ed elegante è uno scrigno di tesori da scoprire a partire da Piazza Duomo dove troviamo appunto il Duomo, gioiello romanico risalente all'XI secolo con il bel campanile gotico sorto nel 500. Nella stessa piazza il Battistero, imponente e bellissimo prisma a base ottagonale in marmo rosa di Verona. L'interno è uno spettacolo, 16 nicchie di cui 13 affrescate con personificazioni dei mesi e dei segni zodiacali, la cupola affrescata anch'essa fa da volta ad una grande vasca battesimale del XIII secolo. Ma ancora il grande complesso benedettino di S. Giovanni Evangelista con l'abile mano del Parmigianino a curare gli affreschi pittorici nelle tre navate delle cappelle e, attenzione, la famosa spezieria storica.

Entrando nell'antica spezieria di San Giovanni si torna a respirare l'atmosfera ed i fumi alchemici che incantarono il Parmigianino portandolo alla follia (così dice la tradizione), in realtà è l'unica farmacia del '500 conservata in Italia con strumenti e arredi del XVI secolo, per chi si trova a Parma una visita è obbligatoria.

Poi ancora il famosissimo Teatro Regio, il Palazzo della Pilotta, il Monastero di San Paolo con la stanza della badessa affrescata dal Correggio.

Insomma una visita a Parma è un obbligo anche perché vi fermerete a mangiare. Giusto? E allora via con 5 piatti tipici da gustare.

Iniziamo con un piatto povero, la torta fritta servita in tutte le trattorie della città, sfiziosa si accompagna con un tagliere di salumi e formaggi.


Anolini in brodo, piatto amatissimo dai parmigiani

sono dischetti di due strati sovrapposti di pasta contenenti parmigiano, pane grattato, tuorlo d'uovo e sugo di stracotto di manzo con noce moscata.

Bomba di riso, la ricetta originale vuole il piccione, in alternativa va bene anche usare carni di manzo o maiale, la ricetta vuole che il riso sia cotto a parte con soffritto e brodo delle carni che poi costituiranno l'interno della bomba.

Rosa di Parma, costituita da parmigiano, prosciutto e Lambrusco chiusi a costituire la farcitura del rotolo che sarà ovviamente di carne di manzo.


Infine la Spongata dolce tipico dai molti ingredienti: noci, pinoli, uvetta, scorza di cedro, miele, cannella, chiodi di garofano, noce moscata.

Conclusione perfetta di una cena tipica. Ciao alla prossima squadra, alla prossima città, al prossimo menù….

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