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ADERIRE AL PATTO PER LA PARITÀ e CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Nei giorni scorsi sono stati pubblicati articoli sui giornali riguardanti la tragedia dei femminicidi nel nostro paese.

Dal 2012 ad oggi se ne contano per difetto più di 1000. Sono cifre impressionanti che raccontano la storia di donne strangolate, massacrate di botte, vessate, umiliate, bastonate…una vera tragedia che sembra non avere fine. Perché accade tutto questo è ormai oggetto di dibattito da molto tempo, ciò che occorre ora è agire per progettare e sostenere misure concrete e condivise che contribuiscano a migliorare la società e a portare reali benefici alle generazioni future a partire da un miglioramento della qualità della vita nelle città che amministriamo.

Se dovessi venire rieletto sindaco di Peschiera Borromeo aderirò senza alcun dubbio al Patto dei Comuni per la Parità e Contro la Violenza di Genere.

Riporto in questo mio articolo ciò che andrò a sottoscrivere come impegno concreto contenuto nel Patto:


Noi Sindache e Sindaci riconosciamo che:

Come sancito dalla Convenzione di Istanbul, la violenza di genere è conseguenza della disparità tra uomini e donne e si configura all' interno della nostra società come un fenomeno di carattere strutturale e non episodico o emergenziale ed è quindi opportuno perseguire, come indicato nella stessa Convenzione “le quattro P”: prevenzione, protezione delle vittime, perseguimento dei colpevoli, attuazione di politiche integrate.


Per raggiungere questa visione noi Sindache e Sindaci ci impegniamo a:

1. Progettare in modo trasversale, nei vari ambiti amministrativi, politiche pubbliche che riducano la disparità ed assicurino il rispetto delle differenze affinché siano garantite le pari opportunità fra donne e uomini (mainstreaming) e percorsi di empowerment per le donne.

2. Favorire e realizzare direttamente, azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte ai più e le più giovani, sul tema delle pari opportunità, contro la diffusione di stereotipi di genere e per favorire relazioni paritarie. Ciò avverrà sia in un'ottica di prevenzione della violenza che per rendere più giusta e prospera l'intera società.

3. Contribuire ad una reale parità di genere nella società, che consenta alle donne di raggiungere la loro piena partecipazione al mercato del lavoro, alla politica ed alle istituzioni senza pregiudizi che influenzino le scelte del percorso di studi e la futura attività lavorativa o l'affermazione personale.

4. Promuovere, nell'ambito dell'amministrazione pubblica, percorsi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche di Pari Opportunità nell'ottica di una valorizzazione delle differenze e di una loro interpretazione come potenziali ricchezze promotrici di sinergie positive nei luoghi di lavoro e nella società tutta.

5. Supportare le persone nella conciliazione lavoro e famiglia promuovendo servizi adeguati, a sostegno dell'infanzia, dell' adolescenza e della terza età, e garantire alle donne maggiore sicurezza per quanto attiene alla mobilità, all'uso dei servizi pubblici e all' illuminazione delle strade.

6. Fare rete tra istituzioni e sostenere le attività promosse dalle organizzazioni della società civile che abbiano i medesimi obiettivi.

7. Promuovere, favorire e sostenere i Centri Antiviolenza, le Case Rifugio e le reti di sostegno alle donne per sviluppare una reale azione di accoglienza e messa in protezione in sinergia con tutte le realtà, istituzionali e non, presenti sul territorio.

8. Promuovere, favorire e sostenere il coinvolgimento degli uomini in tema di parità di genere come, ad esempio, campagne di comunicazione, convegni, formazione specifica, manifestazioni culturali o altro, anche in collaborazione con le associazioni che si occupano di promuovere riflessione e pensiero fra gli uomini sul proprio ruolo nella società e nelle relazioni interpersonali.

9. Definire le azioni per la parità e contro la violenza di genere nell'ambito della programmazione dell' amministrazione

10. Restituire annualmente alla cittadinanza quanto promosso direttamente dall' amministrazione stessa e\o sostenuto attraverso l' accordo con organizzazioni terze presenti nei territori come verifica da parte dei cittadini delle azioni implementate.

11. Impegnarsi ad attuare politiche lavorative a favore delle donne che promuovano piani di azioni positive sia interni alle amministrazioni, sia nell'ambito delle società partecipate e controllate dalle amministrazioni stesse.

Marco Malinverno

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