C'è un quartiere a Milano che, pur situato in zona semiperiferica, è rinomato per il suo fascino, tanto è vero che in passato venne soprannominato la Piccola Parigi. Certo lo sforzo di fantasia è notevole e l'ottimismo non manca, però come sempre un fondo di verità ci può essere, quindi vediamo il perché il quartiere di Gorla ha questa fama.
La ragione sta nel fatto che qui passa il Naviglio Martesana, uno degli storici navigli che nei tempi rappresentavano una vera e propria strada di accesso a Milano per persone, merci, viandanti pellegrini. Ai lati del Naviglio sorgono tuttora giardini, ponticelli, stradine, luoghi appartati e, anche se oggi i tempi sono cambiati, il quartiere mantiene ancora un fascino particolare, quasi un'anima ottocentesca. Ma vediamo un po' di storia. Anticamente non faceva parte della città, parliamo di un borgo agricolo diventato poi nel tempo oggetto di una trasformazione, più abitanti, più attività e il borgo nel 1911 arrivò ad ospitare 2.660 persone, nel 1923 fu decisa l'unione con un altro borgo, Precotto e l'annessione al Comune di Milano.
Nel secolo scorso la storia del quartiere fu segnata soprattutto per il bombardamento di cui parleremo in seguito. Ma torniamo alla storia della piccola Parigi, e torniamo indietro nel tempo, quando già all'epoca i milanesi sentivano il bisogno di uscire dalla città, magari per un picnic e la location (come si dice ora) ideale era proprio quella zona di parchi e boschetti con la presenza di splendide ville nobiliari. Quindi ancora oggi possiamo ammirare qualche cosa di insolito in una grande città come: Villa Finzi, Ponte Vecchio, Villa Singer. Villa Finzi questa costruzione figurava già nel 1700 come una villa nota per richiamare i valori della natura, quindi ampia vegetazione con ricami e composizioni floreali, inizialmente della famiglia dei Conti Batthyany ( nobile famiglia in possesso di un castello tra Austria e Ungheria che ospitò tra gli altri l'Imperatore d'Austria Francesco I°) fu ceduta a Prospero Finzi che realizzò un parco con giardino all' inglese, viali serpeggianti e boschetti tra i quali fabbricati e abitazioni di particolare pregio quali la casa Svizzera, la casa di Zurigo, il ponte cinese il Tempietto dell'Innocenza, la serra inglese, il Tempio della Notte cui si perviene da ampia grotta. Già dalla descrizione si può immaginate un luogo di fascino e mistero.
La villa venne trasformata nel 1941 in una scuola speciale ed in seguito in centro per anziani. Oggi è sede di un complesso scolastico.
Villa Singer, se doveste capitare casualmente lungo il Naviglio Martesana come i tanti che fanno jogging o una pedalata, rimarreste stupiti da una villa color ciliegia circondata da un grande giardino con un gazebo inferro bianco che si specchia nell'acqua. Siamo a Villa Singer incantevole luogo per ospitare cene, feste, matrimoni. Fu costruita a fine ottocento per farne una distilleria di profumi, nel 1930 fu acquistata dalla famiglia Arosio che ancora oggi ne conserva la proprietà grazie a Marco Arosio noto antiquario che ha provveduto al restauro di una villa di assoluto charme ed eleganza con ambienti interni alti 4 metri, magnifiche vetrate, lampadari di incredibile bellezza, arredi e materiali di grande pregio, tanto che è diventata luogo ideale per sceneggiati televisivi o set di pubblicità. Oggi, come dicevamo, è possibile affittarla per meeting, matrimoni o convention.
Il Ponte vecchio di Gorla è un ponte a schiena d'asino con sponde in ceppo. Il ponte, costruito nel 1703 in blocchi di pietra di ceppo dell'Adda (puddinga), era l'unico punto di attraversamento del borgo di Gorla lungo la direttrice Precotto-Turro. Veramente un luogo che sembra tolto da una favola e per chissà quale magia spostato a Milano.
Ma ora veniamo alla Strage di Gorla quando il 20 ottobre del 1944 36 bombardieri delle forze “alleate” partirono con l'obiettivo di colpire gli stabilimenti Breda di Sesto San Giovanni, la prima azione non ebbe successo e le bombe finirono in aperta campagna. La seconda ondata commise un errore incredibile interpretando male le coordinate e quindi giunti i bombardieri sopra Milano anziché virare a sinistra virarono a destra, il carico di bombe già innescate avrebbe reso complesso l' atterraggio e quindi si rendeva necessario liberarsene.
Purtroppo il comandante James Knapp anziché darà l'ordine di disfarsi del carico una volta raggiunte le campagne ordinò di lanciarle immediatamente, 342 bombe da 500 libbre caddero sull'abitato, sul quartiere di Gorla, i danni furono ingenti purtroppo si contarono 614 vittime e centinaia di feriti, uno degli ordigni centrò la scuola elementare Francesco Crispi mentre bambini e personale stavano raggiungendo il rifugio antiaereo.
Quel giorno morirono 184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice , 4 bidelli ed una assistente sanitaria. La strage non fu quindi opera del caso ma per la scelta criminale di quel ufficiale che non pagò mai per quel tragico errore. Il fatto suscitò raccapriccio e orrore , gli abitanti di Gorla con sacrifici, privazioni, e con l'aiuto delle Acciaierie Falck e della Rinascente innalzarono un monumento intitolato ai Piccoli Martiri di Gorla, nella cripta del monumento vennero poi trasferite le ossa delle piccole vittime e del personale così il monumento divenne un ossario il cui corridoio centrale è dominato dall' iscrizione “ e vi avevo detto di amarvi come fratelli”. La scuola venne ricostruita e porta ancora oggi lo stesso nome. Questo feroce delitto è tuttora ben presente nella memoria collettiva dei milanesi e viene ricordato ogni anno con celebrazioni e manifestazioni. La visita al quartiere sarà anche occasione per una preghiera.
Pur rattristati dall'ultimo racconto non potevamo esimerci dal citare alcuni posti veramente raccomandati per un pasto degno di questo nome.
TRATTORIA
SAN FILIPPO NERI.
Non spenderemo molte parole su quello che semplicemente è uno dei nostri posti preferiti di tutta la città. Non è il locale dove mangerete meglio, non è il locale più bello, non è il locale con il servizio perfetto, ma l' atmosfera che troverete qui, il 99% dei ristoranti a Milano se la sogna. Se non siete mai stati, rimediate subito, che sia a colazione per un caffè di fianco all'anziano col bianchino, che sia a pranzo per una cotoletta chiacchierando con l'operaio del cantiere accanto, che sia per uno spritz con il fuorisede appena trasferito a Precotto perché (almeno per ora) qui le case costano meno che altrove.
TRATTORIA
LA MADONNINA.
Questa trattoria a gestione famigliare si contende con Filippo Neri le preferenze dei lavoratori di Precotto che cercano una pausa pranzo abbondante ed economica.
L'arredamento è fermo agli anni 80 (e sia ben chiaro che per noi questo è un plus), l' accoglienza è amichevole e calorosa, il menu è una vastissima sequela di piatti semplici e tipici molto più che dignitosi (se c'è, provate il bollito misto con salsa verde o lo stinco al forno) e i prezzi sono irrisori (menu fisso a 11 euro anche a cena). Cosa volete di più?
ACQUACHETA.
Un ristorante perfetto per cenare tra amici , questo angolo di Toscana è splendido soprattutto nella bella stagione grazie al suo spazio esterno tutto lucine, piante rampicanti e ghiaia che scricchiola sotto i piedi. Anche in inverno, però, le sue calde sale interne sono un rifugio ideale per affrontare il freddo bevendo vino rosso e mangiando una fiorentina o una delle altre specialità alla brace come le costolette d'agnello o la tagliata di controfiletto.
PASTICCERIA GORLA.
Perfetta per acquistare deliziosi biscotti e pasticcini da portare alla famiglia per il pranzo della domenica, questa pasticceria da oltre 30 anni raccoglie consensi unanimi da parte degli abitanti della zona. Oltre ai biscotti, troverete tantissime monoporzioni e una vasta selezione di torte (anche realizzate su commissione) come cheesecake, crostate, chantilly e una formidabile Sacher.
di Massimo Turci

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