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Intervista a Raffaella Turatto, Presidente dell'Associazione Gaudio di Mediglia

  • improntaredazione
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Di cosa si occupa l'associazione Gaudio?

R.: Gaudio è un'associazione di genitori di bambini, ragazzi e adulti con autismo che è stata costituita nel 2011 con la missione di difendere i diritti di queste persone e dei loro familiari nei confronti della società e delle istituzioni, con l'obiettivo di poter migliorare la loro qualità di vita. L'autismo è una condizione di disabilità complessa che può presentarsi con vari gradi di gravità, ma che in sostanza limita molto la partecipazione alla vita sociale.

 

Quali iniziative proponete sul territorio?

R.: Nel territorio abbiamo sempre proposto iniziative di inclusione sociale, scolastica e sportiva attraverso progetti (spesso finanziati da bandi) condotti con personale qualificato. Abbiamo anche esteso il nostro operato al territorio più vasto, comprendendo i comuni limitrofi a Mediglia, in collaborazione con le neuropsichiatrie e gli enti gestori. Inoltre, abbiamo promosso eventi di parent training e incontri tra i genitori di tipo conviviale e teatrale, a Peschiera Borromeo.

Per quanto riguarda lo sport, abbiamo realizzato il progetto “I Pattinauti” a San Donato Milanese (presso l'Accademia del Ghiaccio) in cui 20 ragazzi in un biennio hanno imparato a pattinare e il progetto “Pedalare in Blu” per insegnare l'uso sicuro della bicicletta.

Abbiamo anche ideato e pubblicato (in collaborazione con “Smemoranda”) un'agenda visiva con i simboli della comunicazione alternativa aumentativa, denominata Blue Diary, per ragazzi che non possono leggere, ma hanno bisogno di avere un planning quotidiano o settimanale per calmare la loro ansia e ne abbiamo distribuito centinaia di copie nelle scuole del territorio.

Dal 2015 ogni anno realizziamo, con personale qualificato, la “Vacanza Gaudiosa” all'Isola D'Elba nella seconda metà del mese di giugno per dare ai nostri ragazzi (18 in tutto) un assaggio di vita indipendente dai loro genitori.

Nell'ultimo triennio, infine, ci siamo dedicati allo sviluppo di progetti semiresidenziali e residenziali per giovani adulti con autismo nel territorio più ampio (Melegnano e Codogno) su cui stiamo ancora lavorando.

 

Come collaborate con altre associazioni?

R.: Gaudio è fondatrice del “Comitato Uniti Per L'autismo della Lombardia”, che raggruppa ben 55 associazioni coinvolte dallo stesso tema e da progetti analoghi, ed è presente nel gruppo di lavoro regionale che ha redatto e che sta attuando il Piano Operativo Autismo. Questa attività richiede molto impegno per la complessità dell'obiettivo di dare risposte alle esigenze delle centomila persone autistiche della Lombardia, quindi oltre il territorio specifico.

Nel territorio collaboriamo con tutte le associazioni e le cooperative che si occupano di disabilità e con le istituzioni locali e con tutte le organizzazioni che abbiano affinità di obiettivi e metodi. Gaudio è presente nella Consulta della Disabilità di San Donato Milanese.

Gaudio supporta le attività di ricerca presso grandi centri come l'Istituto Neurologico Besta di Milano.

 

Quali sono i prossimi progetti/iniziative?

R: La volontà attuale di Gaudio è quella di raggruppare un gruppo di giovani genitori - che hanno da poco avuto la diagnosi di autismo - per coinvolgerli nelle attività associative, a partire da uno “sportello” di consulenza tra pari. È sempre più importante anche lo sviluppo di progetti per adulti (semiresidenziali, occupazionali e di vita indipendente): sono progetti che richiedono tanto tempo e molto impegno anche in termini di risorse umane e finanziarie il cui reperimento è sempre più critico, ma sono necessari perché le famiglie non possono essere un welfare infinito.

 

334.7185476


Intervista di Carla Paola Arcaini


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