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IL BICIPLAN - CHE FARE A PESCHIERA BORROMEO?

improntaredazione

Diamo seguito all'approfondimento sul tema del Biciplan e della “Linea 7” che abbiamo già affrontato nel numero scorso.

Oggi, sviluppiamo questo tema incontrando Paola Baratelli, Assessore della Giunta Coden di Peschiera Borromeo con delega Ambiente, Ecologia e Agricoltura.

Voi siete intervenuti con richieste di modifiche al BICIPLAN nel momento in cui era già stato approvato, quindi, fuori tempo massimo.

Quali sono stati i rapporti con Città Metropolitana e cosa avete ottenuto.

Questi rapporti si sono costruiti dal momento in cui ci siamo insediati in poi. Io li ho contattati e sono intervenuta abbastanza “a gamba tesa”; mi sono ritrovata una delibera di giunta, la prima delibera di Giunta della precedente Amministrazione (Delibera n. 1 del 2024) che approvava il progetto esecutivo della Linea 7 del Biciplan e ha autorizzato i lavori. In quella delibera, corredata da una valanga di allegati e c'erano anche – ovviamente - le indicazioni degli alberi interferenti (che fungono da ostacolo sul percorso della Linea 7 N.d.r) quindi da abbattere. Le indicazioni non riguardavano solo gli alberi (che è il fattore più evidente) ma anche altri aspetti legati al tracciato: l' illuminazione, i cestini, le fermate dei mezzi pubblici; aspetti questi che – secondo me – in quella delibera non erano stati sufficientemente valutati.

Con questo non voglio “buttare” la colpa sugli altri, io avrei fatto diversamente, anche perché il ragionamento con Città Metropolitana era iniziato nei mesi precedenti (Biciplan è comparso sul sito di Città Metropolitana dal 2022).

Nel mese di novembre 2023 si sono avviati i contatti fra gli uffici di Città Metropolitana e la parte politica (intendendo come tale gli Amministratori dei Comuni interessati N.d.r) e in quella sede si doveva avviare il confronto: «Tu Città Metropolitana vuoi attraversare il mio territorio con questa infrastruttura? Bene, ci sediamo a tavolino e la concordiamo insieme perché io conosco il territorio, oltre alle caratteristiche e le esigenze di chi lo abita».

Se, in questo caso, l' amministrazione di Peschiera non è stata sufficientemente proattiva, Città Metropolitana non si è preoccupata più di tanto di sollecitare forme di confronto.

Come si concilia quindi l' abbattimento degli alberi con un progetto di sostenibilità ambientale?

Ovviamente l'infrastruttura che promuove una mobilità alternativa a quella veicolare è al top della sostenibilità; quindi, si può sacrificare un certo numero di alberi perché il loro “sacrificio” non sarà mai pari al livello di sostenibilità di una struttura che si pone come alternativa al traffico veicolare.

Detto questo credo si potesse ipotizzare un tracciato che non sacrificasse tutte quelle piante, penso soprattutto all' abbattimento del filare della Via Archimede che abbiamo chiesto (e continueremo a chiedere) che venga ripristinato, una volta completato il tracciato della Linea 7.

Qual è stata la prima interlocuzione con Città Metropolitana?

Come ho detto, li abbiamo contattati immediatamente chiedendo cosa e come potessimo ancora intervenire.

La risposta è stata “Praticamente zero – il progetto ormai è esecutivo, i lavori sono stati affidati, c'è un'impresa che sta già lavorando, c'è la direzione lavori, ci sono dei termini da rispettare (necessari per l' erogazione dei fondi)!”.

Nonostante questo, ci siamo seduti a tavolino e anche quei dieci alberi che siamo riusciti a salvare (in ragione del sacrificio di qualche stazione di parcheggio) è stato comunque il risultato in una realtà già definita e avviata nel dettaglio.

Durante l'incontro pubblico del 10 dicembre scorso è emersa una domanda: vengono abbattuti molti alberi che avevano raggiunto una crescita considerevole, e saranno messe a dimora delle piante giovani cui saranno necessari anni per raggiungere la crescita di quelli abbattuti.

Voi avete pensato - con le risorse di cui disponete – a una ulteriore piantumazione, oltre quella che è chiamata a fare Città Metropolitana?

Questo è un altro discorso. Innanzitutto, abbiamo insistito perché avvenisse la ripiantumazione nel rapporto 2 a 1 e su questo insisteremo, perché il rapporto 2 a 1 è obbligatorio solo nel caso gli alberi siano abbattuti fuori dal la “stagione silvana” (periodo regolamentato da Regione Lombardia che dal 15 ottobre al 31 marzo, quando le piante non raggiungono la massima espansione vegetativa N.d.r.).

Alcuni alberi della via Archimede sono stati abbattuti in quel periodo (quindi è pacifica la piantumazione 2 a 1), ma noi abbiamo chiesto e ottenuto la sospensione deli abbattimenti fino alla metà di ottobre e questo ha comportato l'interruzione de i lavori e un aggravio nella tempistica già redatta da Città Metropolitana. Faremo anche un ragionamento su quali siano le essenze più resistenti e che non comportino grande manutenzione.

Oltre a chiedere una piantumazione omogene, vicina al percorso della Linea 7 e non casuale (ho abbattuto in Via I° maggio e ripianto a San Bovio …).

L'Amministrazione Coden manterrà questa forma di relazione e aggiornamento sul progetto Biciplan?

Assolutamente sì. Sia per quanto riguarda la Linea 7 che più in generale, non solo per le competenze del mio assessorato ma della Giunta in generale: abbiamo fatto della condivisione e della partecipazione uno dei cardini della nostra campagna elettorale.

Tornando al progetto Biciplan. È mia intenzione replicare l' esperienza pubblica del 10 dicembre affrontando anche temi diversi e altri dal Biciplan, non (come è accaduto) in una situazione di emergenza ma nella prospettiva di coinvolgimento preventivo della cittadinanza.

Posso già anticipare che un coinvolgimento avverrà sul tema del trasporto pubblico e un altro sicuramente per la definizione di una “mappa peschierese” delle piantumazioni.

Nel quadro della mobilità sostenibile avete pensato anche ad interventi “altri”? ad esempio mettere a disposizione le biciclette?

Stiamo lavorando su questo fronte, lo faremo.

Siamo ora in una fase embrionale perché stiamo elaborando con gli uffici il PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) dopo aver lanciato - tramite un' agenzia – un sondaggio per capire meglio come realizzare la mobilità sul territorio e nelle direttrici verso Milano e San Donato.

Concludiamo con una riflessione.

Il nostro articolo di dicembre si concludeva evidenziando la differenza fra la realtà italiana e quella di città avanzate, sotto il profilo della mobilità sostenibile, come Copenaghen.

Cosa ne pensi?

È difficile inserirsi con un' infrastruttura così importante nella nostra mentalità.

Noi abbiamo una mentalità che ruota troppo attorno al “trasporto su gomma” e “trasporto individuale”. Quindi dovremmo dare un colpo al cerchio e uno alla botte: mentre facciamo le cose dobbiamo mantenere l' ambizione che avvenga un cambiamento culturale. Fra i giovani e nelle scuole qualcosa si sta già muovendo. Io intendo continuare a lavorare anche in questa direzione.

Daniele Bertoni




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