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DISTURBI DEL SONNO E SALUTE MENTALE

  • improntaredazione
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Una buona qualità del sonno è fondamentale per il nostro benessere, una vita sana e produttiva.

Il sonno è un bisogno di base proprio di tutti gli esseri umani, che svolge principalmente la funzione di permettere il ristoro fisico e mentale e la riorganizzazione cognitiva e mnestica.

Durante il sonno, infatti, la mente rielabora i ricordi e le esperienze emozionali. La quantità di sonno di cui ognuno di noi ha bisogno varia in relazione all'età (ai neonati servono fino a diciotto ore di sonno al giorno, agli adolescenti generalmente nove) e al ritmo circadiano che, come un orologio interno, governa il ciclo sonno – veglia.

Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno dedicato una crescente attenzione allo studio del sonno e ai vari tipi di disturbi del sonno, che si possono distinguere in dissonnie e parasonnie.

 

Le dissonnie interferiscono con la qualità del sonno e comprendono:

·l'INSONNIA: difficoltà a iniziare o a mantenere il sonno, sonno non ristoratore;

·l'IPERSONNIA: eccessiva sonnolenza rispetto alla media con episodi di sonno prolungato e/o sonno diurno;

·la NARCOLESSIA: attacchi irresistibili di sonno ristoratore;

·i DISTURBI RESPIRATORi correlati al sonno, tra i quali rientrano le apnee notturne;

·i DISTURBI DEL RITMO CIRCA-DIANO, tra cui si annovera la sindrome da periodi di sonno anticipato (ASPS).

 

Le parasonnie sono un insieme di fenomeni caratterizzati da comportamenti anomali o eventi fisiologici indesiderati, che avvengono durante specifici stadi del riposo o nei passaggi sonno-veglia, e si manifestano in modo prevalente durante l'infanzia e l'adolescenza:

·i disturbi del movimento correlati al sonno, come ad esempio la sindrome delle gambe senza riposo;

·il sonnambulismo: episodi in cui l'individuo compie azioni tipicamente diurne mentre dorme come camminare, parlare o svolgere altre attività complesse;

·l'enuresi notturna: difficoltà o incapacità di controllare la fuoriuscita di urina durante il sonno;

·Pavor Nocturnus (terrore nel sonno): risveglio improvviso nel sonno profondo, spesso accompagnato da urla, pianto, tachicardia, accelerazione del ritmo respiratorio, sudorazione, con amnesia parziale o totale dell'episodio.

 

Il più diffuso dei disordini del sonno è l'insonnia.

Secondo l'Aims, Associazione Italiana di Medicina del Sonno, il 20% della popolazione italiana soffre di insonnia. Le cause di tale disturbo possono essere molteplici e di varia natura: condizioni fisiologiche, patologie fisiche, dolore cronico, utilizzo di sostanze stupefacenti, uno stile di vita poco sano e fattori psicologici, quali ad esempio stress ed ansia.

E' esperienza piuttosto comune non riuscire a prendere sonno la sera, risvegliarsi nel mezzo della notte o destarsi troppo presto al mattino.

Tutte queste sono forme di insonnia che, se si presentano in modo sporadico, provocano stanchezza, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, ma non hanno pesanti ricadute sulla salute. Quando questo disturbo si cronicizza (è considerato cronico quando si manifesta per oltre un mese), gli effetti sulla vita diurna si aggravano.

L'insonnia è un sintomo presente in diverse patologie psichiche, quali depressione, disturbo bipolare, psicosi. Negli ultimi anni, importanti studi e ricerche condotti nell'ambito delle neuroscienze hanno dimostrato che l'insonnia non è solo un epifenomeno, ma anche una concausa di disturbi mentali.

L'importanza del sonno per la nostra salute mentale è indubbiamente legata al sogno, alla funzione onirica della mente, che permette di rielaborare e metabolizzare ciò che viviamo. Come sostiene Antonino Ferro, illustre psicoanalista, "Il fatto stesso di sognare è anche più importante della lettura che ne possiamo fare. Il sogno è un processo digestivo, che ci aiuta a metabolizzare il mare di emozioni, eventi e sensazioni che ci affollano la mente. Se riusciamo a sognare significa che la digestione funziona... Ci sono esperienze che facciamo fatica a buttare fuori, che ci rimangono sullo stomaco come qualcosa di indigeribile. Oggi buona parte della psicoanalisi sostiene che il disagio mentale sia generato anche dall'incapacità di vivere in sogno certi stimoli. La capacità di sognare è indice che è in atto un processo di metabolizzazione."

Dr.ssa Stefania Arcaini

 

Rubrica dedicata a tematiche psicologiche, a cura della dottoressa Stefania Arcaini, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella psicoterapia di adolescenti e adulti. 

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