La plastica è stata inventata e progettata per durare nel tempo. È infatti un materiale resistente che permette molti utilizzi.
Il problema nasce dal momento in cui viene presentata come prodotto monouso ed il suo smaltimento richiede un enorme dispendio di energie. Sono molti i casi in cui si sente parlare di questo argomento ma oramai sembra quasi che le persone si siano abituate all'esistenza di un problema che sta impattando enormemente la vita di tutti noi.

Secondo l'Istituto Superiore per la Protezione e ricerca Ambientale, solo il 30% della plastica viene riciclata; il 40 % viene bruciato mentre il resto finisce in discarica.
L'Italia, pur non posizionandosi malissimo nelle classifiche europee sulle percentuali di rifiuti riciclati è parecchio lontana dalla Finlandia, Svezia ed Islanda che ovviamente si aggiudicano il podio.
Una chicca italiana però esiste ed è Montello S.p.a., azienda nella bergamasca, che si occupa di riciclare sia la plastica che l'organico. Quest'ultimo viene infatti trasformato in compost che farà girare turbine destinate alla produzione di elettricità pulita.
Alla Montello, infatti, vengono trattate e riciclate 120.000 tonnellate l'anno di materie plastiche e 210.000 tonnellate di organico.
L'idea è quella di ridurre al minimo l'impatto ambientale che ognuno di noi crea nella quotidianità. Ma come fare?
La risposta la troviamo nel movimento Zero Waste, formato da persone che, con anni di impegno e ricerca, riescono a produrre una quantità così bassa di rifiuti solidi da riempirne solamente un barattolo da 500ml.
Come fanno? Comprano sfuso.
Ormai sono molte le varianti di consumo che ognuno di noi può scegliere. I negozi che vendono sfuso sono presenti in tutta Italia e rintracciabili attraverso la Rete Zero Waste. Nei negozi sfusi si possono portare i propri contenitori oppure acquistarli direttamente sul posto e riempirli con i prodotti scelti.
È una valida alternativa alla normale pratica di consumo industriale in quanto garantiscono prodotti a Km zero escludendo tutti i costi di packaging ed investendo sulla qualità.
Ognuno di noi può fare un grosso cambiamento solamente prendendo scelte differenti da quelle quotidiane e istintive; cercando di scardinarsi il più possibile dalle logiche consumistiche che creano felicità effimere.
Un'altra soluzione per promuovere il riutilizzo e la raccolta di rifiuti sono gli eco compattatori.
Ormai presenti in molti territori italiani, soprattutto nei mercati rionali del territorio romano, queste strutture permettono il riciclo della plastica trasformandole in nuove bottiglie. Una volta inserito il materiale, l'eco compattatore rilascerà buoni spesa di esercizi convenzionati o biglietti di autobus e tram. Una bellissima iniziativa lanciata dal CORIPET (consorzio per la gestione degli imballaggi PET) che come lista civica L'Impronta stiamo studiando nei dettagli e diventerà sicuramente una proposta per la Peschiera Borromeo di domani.
William James diceva “agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa”.
Greta Conca
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