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Mandiamo a casa i cantori dell'immoralità pubblica


In questi giorni di campagna elettorale abbiamo incontrato tante persone, ma proprio tante, che ripetono sempre la stessa cosa, ovvero che in questi anni, questi amministratori comunali hanno chiuso le porte del Comune ai cittadini e alle loro istanze. Persone che richiedono senza esito un incontro con il sindaco o l'assessore, persone che vengono dirottate da un ufficio all'altro senza riuscire ad ottenere una risposta al loro problema, aziende, imprese, operatori che fanno richieste formali al Comune e non ricevono risposte.

Il caso più emblematico è quello dei cittadini del PII di Bellaria (gli abitanti della zona di via Fallaci): strumentalizzati in campagna elettorale da chi ci governa, promettendo che avrebbero sistemato i loro problemi, in cinque anni non è stato fatto nulla e al danno, Molinari-Righini-Parisotto hanno aggiunto la beffa di provvedimenti amministrativi che aggrovigliano ancora di più la situazione (come quello dell'aumento dei limiti di sicurezza per le distanze degli edifici dalla Mapei).

Questa è stata la giunta che in assoluto ha preso di mira tutti quelli che non la pensavano come loro: facendo distinzioni tra associazioni amiche e nemiche, diffamando le donne degli alberi accusandole di avere creato il caso di Via Galvani solo per scopi politici, mandando i vigili a casa di una persona che si era permesso di criticare l'Amministrazione comunale con la minaccia di ritorsioni sanzionatorie.

Ma questi signori, che si erano presentati come i rinnovatori della politica, i cantori della trasparenza e della moralità pubblica, i difensori della partecipazione, sono coloro che poi, nei fatti hanno svuotato il consiglio comunale delle sue prerogative istituzionali di indirizzo e di controllo, che non hanno fatto lavorare le commissioni consiliari, che hanno distrutto i comitati di zona, che hanno sbeffeggiato i cittadini dei comitati che ponevano problemi da risolvere.

Se oggi molti cittadini non hanno più fiducia in nessuno e probabilmente non andranno a votare sarà grazie all'arroganza e alla presunzione di queste persone che, oltretutto, con i loro atteggiamenti, hanno disumanizzato il rapporto del Comune con i cittadini e hanno screditato il Comune verso tutte le altre istituzioni pubbliche isolandolo e dando un immagine di amministrazione allo sfascio nella quale i dipendenti, appena possono, chiedono il trasferimento.

Ma i danni non sono solo politici, istituzionali, morali, ma sono anche economici: quanti contenziosi (che rischiano di fare pagare enormi spese al Comune) ha intrapreso in questi anni l'amministrazione Molinari-Parisotto-Righini? E con quali risultati?

Quante strutture pubbliche ha lasciato andare allo sfascio (ex scuola di Linate, Cascina Lorini, Bistrò, campi di calcio…) creando danni materiali e di immagine ai contribuenti di Peschiera Borromeo (il solo mancato affitto dell'ex Bistrò potrebbe avere causato un danno di almeno 480.000 euro per mancata locazione…più le spese di manutenzione straordinaria che si dovranno fare per risistemare i locali)?

Chi diventerà sindaco del Comune dovrà mettere mano ad una tale quantità di problemi che questi irresponsabili e arroganti hanno causato in questi anni, verificando oltretutto se non ci sono stati danni di tipo erariale (da segnalare alla Corte dei Conti).

Il nuovo sindaco dovrà anche fare molta attenzione a tutte le procedure di gara e concorso che sono state fatte per l'assunzione di nuovo personale in Comune, verificando che non vi siano stati favoreggiamenti per l'assunzione di parenti degli stessi dipendenti comunali (da segnalare alla Procura della Repubblica).

Andranno poi verificati con attenzione i principali capitolati degli appalti (specie quello delle manutenzioni stradali) per verificare che non vi siano stati gonfiamenti di costi a carico del Comune e per appalti che hanno avuto esiti catastrofici (come ad esempio quello della messa in sicurezza del secondo lotto della Cascina Lorini a Linate costato al Comune intorno ai 100.000 euro).

La cosa che più stupisce in questi signori e i loro sostenitori è che si presentano al mercato al sabato con il gazebo della loro lista e distribuiscono candidamente, insieme ai loro volantini di propaganda politica, il giornale ufficiale dell'Amministrazione Comunale “Peschiera Informa” (pieno di propaganda e autoglorificazione della giunta uscente), senza porsi minimante il problema della straordinaria sovrapposizione di ruoli tra l'istituzione comunale e la propaganda politica.

E ciò che più sorprende in questa campagna elettorale è non leggere più una critica a questa amministrazione comunale da parte di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia…ma cosa è accaduto?

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