Ci siamo, manca meno di un mese alle elezioni. Le urne, dopo quasi cinque anni, daranno a Peschiera il nuovo sindaco. D'impatto e superficialmente, il ruolo di primo cittadino risulta essere qualcosa di lustro, di élite, di responsabilità ed in un certo senso di comando.
Se tanti aggettivi possono sembrare illudere che sia tutto rose e fiori, in realtà questa funzione nasconde in se moltissime difficoltà. Al netto di un comune denominatore, molto discutibile, alla quale le comunità locali sottostanno, ovvero: regole basilari, necessarie ed evidenti al bene comune della città, il sindaco trova nel suo percorso notevoli problematiche.
La complessità degli scenari che i comuni presentano sono tantissimi. Oltre ai problemi ovvi e costanti che un comune può avere, c'è da considerare un mondo intero che cambia, e con esso la sua società. L'esempio più calzante, su questa tematica antropologica e sociale, è sicuramente il web, Internet ed il suo utilizzo. Se un tempo il dialogo tra i cittadini stessi e tra loro ed il sindaco, era di natura diretta, spesso duro e con polemiche, ma tra persone che si confrontavano e conoscevano per davvero, adesso così non è più.
Tanti sono i vantaggi dell'utilizzo sano e responsabile del web, ma altrettanti sono un'arma a doppio taglio. Azzerata o quasi la vera volontà di conoscersi, persa la capacità di esprimere idee e metterci la faccia. Internet come un finto strumento di partecipazione cittadina e di responsabilità, che il sindaco invece deve obbligatoriamente prendersi.
Basta scorrere qualsiasi giornale locale per trovarsi davanti quotidianamente critiche, problematiche, emergenze e richieste di svariate natura ed entità. Qualsiasi cosa sia, la porta a cui si andrà a bussare sarà sempre e solo quella del sindaco. La risposta ad ogni evenienza sarà sempre affidata all'inquilino del palazzo comunale, senza considerare però le istituzioni maggiori, i bilanci e le loro necessità, le priorità che un comune possa avere in quel momento ed i migliaia di provvedimenti che giornalmente si aggiungono ai precedenti nei quali il sindaco stesso deve districarsi.
Provvedimenti e regole che creano molto spesso accavallamenti e sovrapposizioni di ruoli, competenze e responsabilità.
Oltre a questo, c'è da pensare alla quantità enorme di persone con il quale il sindaco ha a che fare ogni giorno. Richieste diverse, esigenze diverse, partiti diversi, ideologie opposte etc. E nonostante così tante variabili gli si richiede sempre e comunque una risposta, una soluzione. Si potrebbe parlare all'infinito di quanti problemi comporti il ruolo di primo cittadino, come ad esempio un tema caldissimo in quasi ogni comune, ovvero le infrastrutture ed i trasporti, oppure di quanto questo ruolo da ben delineato quale era, sia diventato un capro espiatorio di ogni questione comunale. La verità è che questo compito, quello del sindaco, è davvero impegnativo, e carico di responsabilità. Noi da cittadini possiamo impegnarci, in modo civico, ad essere realmente partecipi, a vantaggi di tutti.
Riccardo Seghizzi
Comments